Il pubblico in sala si contorceva sulle poltrone. Si copriva gli occhi con il braccio. Sussurrava «Nooo, non è possibile» in continuazione. E intanto guardava When Evil Lurks (trailer), diretto dall’argentino Demián Rugna, che spinge sull’acceleratore e presenta un horror originale e scioccante.
Partiamo dall’inizio: un piano sequenza (che strizza l’occhio a Halloween e Venerdì 13) accompagna Pedro (Ezequiel Rodriguez) e Jaime (Demián Salomon), due fratelli contadini insospettiti da alcuni spari nel pieno della notte. Il giorno dopo indagano e trovano vicino la loro fattoria la metà bassa di un cadavere di un “pulitore”, un impiegato statale incaricato di liberare dal demonio i posseduti. Questo significa che ce n’è uno nella loro zona. Dopo aver scoperto chi è il “Marcio”, ormai putrefacente, decidono di portarlo altrove per evitare infetti qualcos’altro. Lungo la strada, perdono il corpo e decidono (molto saggiamente) di non fare nulla per recuperarlo. Lasciando un posseduto in libertà, tornano nelle proprie case, che dovranno lasciare di nuovo perché (sorpresa) c’è qualcosa che non va.
L’anima di When Evil Lurks si presenta fin dalle prime scene: trama confusa, scattosa e dei protagonisti non molto furbi. La storia prosegue senza un filo logico e i personaggi fanno sempre la scelta sbagliata, dall’inizio alla fine. Pur conoscendole, non applicano come a dovere le “regole” da seguire per combattere il Male con cui hanno a che fare. Agiscono secondo il proprio istinto (cioè, a caso). Dimenticano di continuo ciò che è successo cinque minuti prima, commettendo sempre gli stessi errori. La questione è: la storia è scritta male? I personaggi sono stupidi? Sono presi dal panico? Probabilmente nessuna delle tre.
La trama confusa ed incoerente serve ad uno scopo preciso: rappresentare il dominio di un Male incomprensibile, irrazionale, imbattibile. Contro una forza maligna di questo tipo non tornano le leggi della fisica, non bastano le preghiere, non ci sono regole. Non è una partita a scacchi, è un massacro. Il Male di When Evil Lurks è figlio dei demoni de L’esorcista e della trilogia de La casa, ma fa un passo in più. Perseguita i bambini, ma crea un rapporto particolare con loro, diverso da quello mostrato da Friedkin. È caotico e dissacrante, ma ha rinunciato alla componente grottesca di Raimi. Rugna racconta un nemico che non lascia speranze e rende innocuo ogni tentativo umano di affrontarlo: ragione e religione sono inermi. Non si salva nessuno. Il Male è uguale per tutti.
Non si spiega da dove venga questo demonio senza nome, né cosa voglia o come agisca. Più di una volta il film chiede allo spettatore di chiudere un occhio sulla logicità della storia e delle azioni dei personaggi. Accettate queste incongruenze, però, il film lo costringe a chiuderli entrambi. In When Evil Lurks si mostra tutta la crudeltà di un Male onnipotente, che non risparmia niente e nessuno. Rugna, con coraggio e consapevolezza, non racconta una storia, ma la condizione disperata di un mondo perseguitato da questo Male inesorabile. Prima stimola l’immaginazione dello spettatore, indugiando sulle reazioni dei personaggi sconvolti: poi, senza più sottintendere, mette in scena una violenza spietata e incensurata, calibrando il climax e sfruttando un’effettistica di livello notevole.
Una storia dimenticabile e sconclusionata diventa il mezzo per mostrare un Male oltre i confini della ragione, della morale e del politicamente corretto. Con When Evil Lurks Rugna si presenta al pubblico internazionale con un horror irruento e raccapricciante, che sciocca lo spettatore e rimane impresso nella sua memoria.
Al cinema dal 18 luglio.