Arriva in realtà virtuale una serie innovativa e coraggiosa girata prevalentemente a Cordoba con il supporto dello storico Centre Nationale de la Cinematographie di Parigi, il prestigioso Sundance Institute di Park City ed i fondi di Artè Cinema nonché il supporto della Biennale Industry di Venezia.
Il progetto 4 Feet High si avvale di delle due registe Maria Belen Poncio e Rosario Perazolo per la messa in scena drammatica e di Damian Turkieh per la regia in realtà virtuale. La vera rivelazione è però l’attrice con disabilità fisiche Marisol Agostina Irigoyen, straordinaria dalla prima all’ultima scena della puntata pilota di diciotto minuti presentata alla sezione in realtà virtuale della Mostra del Cinema di Venezia 2020.
Marisol Agostina Irigoyen agisce davanti alla camera con straordinaria naturalezza ed impressionante espressività, la sua interpretazione è coinvolgente fin dalla sua prima apparizione. La prima puntata del progetto ci racconta della giovane Juana che, nonostante la sua disabilità cerca la definizione di se stessa e la sua sessualità in un mondo che non la guarderà mai normalmente perché costruito in totale disarmonia con i suoi bisogni psicologici e motori.
Fin dai primi secondi le avventure di Juana prendono lo spettatore e lo portano in una dimensione collocata a metà fra la vita ordinaria ed i disegni della protagonista, che appaiono intorno a lei animati e colorati, espressione della sua ricca e complessa personalità imprigionata in un corpo con cui convive e lotta. La prova centrale nel sexy shop è giocata con ironia e delicatezza, offrendo una natura esplicita ed al tempo stesso matura e libera della sessualità giovanile. Un lavoro fresco e prezioso che apre le porte ad un uso creativo e maturo della realtà virtuale, mostrando un nuovo media per un nuovo pubblico più aperto e libero delle generazioni precedenti.