Ieri è iniziata la nostra avventura alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro. La città, che da sabato ospita artisti, spettatori, studenti e curiosi con tante novità da tutto il mondo, diventa anche protagonista del nostro attento, se pur parziale, “giovane” sguardo.
Un ricco programma si sviluppa a partire dalla nuova sala Pasolini, dal cuore del Teatro Sperimentale, dove trovano spazio le Verifiche incerte di Federico Rossin, una rassegna su Pasolini, un omaggio al Super8 e l’animazione italiana contemporanea.
Uno sguardo particolare lo meritano i cinque cineasti, di età e provenienze diverse, che oggi scelgono il Super8 per fare cinema. Un tuffo nel passato (o forse nel futuro) accompagna il rumore martellante della bobina, dove una pellicola quasi invisibile filtra il percorso emotivo e sperimentale di Philippe Cote. I tre mediometraggi proiettati ieri sono una selezione paradigmatica della solitaria avventura che il cineasta francese ci vuole raccontare. Un cinema consapevole e curato anche nei suoi difetti si concentra sulla libertà e sulla casualità del gesto del filmare di fronte ad un mondo silenzioso. La ripresa ci dà il ritmo e le immagini si spostano all’interno di inquadrature immobili per mostrarci il nostro angolo di mondo, che non vuole essere condivisione di quello del regista, ma frutto di un percorso personale dettato dal caso. Un’operazione curiosa per riportare nella nostra abitudine un formato ormai dimenticato, ma che potrebbe idealmente essere alla portata di tutti.
Tuttavia oggi risulta molto faticoso per lo spettatore osservare il lento succedersi delle cose ritmato dal metronomo della bobina, ma forse con il tempo troveremo il modo di fare anche noi parte di questa esperienza.
Nei prossimi incontri presenteranno i loro lavori Jaap Pieters – martedì 23 ore 18:00, Livio Colombo e Giulia Vallicelli – mercoledì 24 ore 18:00 e Helga Fenderl – giovedì 25 e venerdì 26 ore 18:00.