Twisters, la recensione: se lo senti, lo insegui

Twisters

Sequel spirituale di Twister (1996) di Jan de Bont, Twisters ( trailer) di Lee Isaac Chung è un’avventura adrenalinica figlia della riscoperta anni 2000 dei grandi franchise cinematografici. Fratelli di questo film sono ad esempio Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019) di J. J. Abrams, Ghostbusters: Legacy (2021) di Jason Reitman, Jurassic World – Il dominio (2022) di Colin Trevorrow e Indiana Jones e il quadrante del destino (2024) di James Mangold: risultati anche molto criticati, ma comunque dotati di un notevole impatto visivo. La strada della nostalgia regna sovrana oggi, eppure questo Twisters non sembra crogiolarsi nella commozione esasperata. Il film di Lee Isaac Chung è infatti d’impatto e ricco di solide interpretazioni, tra le quali spicca quella di Glen Powell astro nascente hollywoodiano. Il nuovo capitolo della saga è puro intrattenimento e non manca di regalarci momenti di forte coinvolgimento.

Come già nel suo predecessore, anche qui è presente lo strumento Dorothy in grado di studiare dall’interno un tornado in azione. Tuttavia, in Twisters la piccola Dorothy è una tecnologia “antichissima” che, non c’entrando subito l’obiettivo, finisce per provocare delle vittime. Il sogno de Il mago di Oz, in cui bastava credere nella fantasia per ritrovarsi nel più incantato dei luoghi, cede ora il posto alla pericolosità della natura e alla nostra possibilità di catarsi. Come Jo (Helen Hunt) aveva perso suo padre a causa di un tornado F5 nel film del 1996, anche Kate (Daisy Edgar-Jones) è segnata dal trauma nel film del 2024. Ora però è cambiata la missione! Non conta più soltanto investigare la natura, quanto riuscire a dominarla fino a spegnerla come una fiammella. Solo così Kate potrà far fronte ai suoi incubi. È qui allora che entra in gioco il carismatico Tyler di Glen Powell, il cui personaggio sembra la diretta continuazione del protagonista di Hit Man – Killer per caso (2023) di Richard Linklater.

Affascinante, avventuroso e brillante, Tyler è un cowboy fenomeno di YouTube che si è guadagnato il titolo di dominatore di tornado. «Se lo senti, lo insegui» dice sempre il belloccio a Kate, ricordando che la nostra eroina deve re-imparare a camminare nel mondo extraordinario insidioso. Per far questo, tuttavia, ella deve prima recuperare la fiducia nei colleghi con cui corre all’avventura. Il viaggio di Kate diventa così un insegnamento per grandi e piccini, con una morale che sconfina il genere del disaster-movie. Non importa quello che fai, purché tu ci creda fino in fondo. All’inizio del film, Kate entra sorridente e fiduciosa con la sua squadra nella tempesta, pur sapendo che ciò equivale a mettersi e mettere in pericolo. Non è pazza, semplicemente crede in quello che fa! Dopo la catastrofe, invece, Kate fatica ad apprezzare il suo lavoro. Come cambiare? Entrano allora in scena uomini come Tyler e Javi (Anthony Ramos).

Twisters

Gran parte dell’opera di Lee Isaac Chung si gioca proprio sulla chimica con queste due versioni di maschio. Tyler è il futuro incerto ma controllato, mentre Javi è il passato conosciuto ma tormentato. In mezzo ci sono Kate e la sua lotta col tornado divoratore. Una caratteristica della saga di Twister è quella che vede i ricercatori rivolgersi a queste forze della natura quasi fossero dei kaijū come Godzilla o scimmie giganti come King Kong. Il tornado di Twisters è una bestia che cambia repentinamente direzione, distrugge tutto quello che gli capita a tiro e si scontra con i suoi “gemelli”, come in Godzilla vs Kong (2021) di Adam Wingard. Oppure, quando gli studiosi tentano di operare la scansione 3D del tornado piazzando trasmettitori attorno a “lui”, questi si chiamano tra di loro con nomi fittizi quasi stessero conducendo un’operazione militare.

La nuova frontiera americana è la natura, ma non quella degli indiani di John Ford. La nuova natura da colonizzare è quella delle forze ancestrali. Dominare il tornado secondo Kate significa riuscire a trovare un modo “scientifico” per spegnerlo, salvando così quante più vite possibile e acquietare il trauma. Siamo distanti dunque da disaster cult come Dante’s Peak – La furia della montagna (1997) di Roger Donaldson, in cui quel bellissimo divo di Pierce Brosnan salvava la situazione dopo che il vulcano aveva mietuto quasi tutte le sue vittime. In Twisters, invece, la tragedia accade e l’eroina si fa in quattro per fermarla ogni volta. Il vanto del film è proprio in questa protagonista attivissima, vera anima di Twisters e posta di fronte ad un conflitto evidente. Mentre la gallina dalle uova d’oro è Powell! Non Tyler, bensì quel diavolo di attore che lo interpreta, semplicemente perfetto in questa parte. Questi due volti e una scena in particolare davanti al grande schermo tengono alto il film, ricordandoci che la visione in sala è squisitamente consigliata.

Dal 17 luglio al cinema.

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