È uscito in sala TuttAPPosto, il primo film che vede protagonista Roberto Lipari, il comico siciliano che ha intrattenuto migliaia di persone partecipando a programmi televisivi come “Made in Sud” e “Eccezionale veramente”. Il film è stato diretto da Gianni Costantino e vede nel cast, oltre appunto a Lipari, Luca Zingaretti, Monica Guerritore, Ninni Bruschetta e altri.
Roberto Lipari è un raccomandato, figlio del rettore dell’università siciliana che egli stesso frequenta. È proprio grazie al cognome e dunque all’influenza paterna che supera gli esami con il massimo dei voti, pur senza avere cura delle proprie responsabilità. Corruzione, assenteismo,
bigotteria e voyeurismo caratterizzano l’ateneo gestito completamente, o quasi, dalla famiglia Mancuso, inseriti in ogni ruolo, da professore a segretario. Privilegi e favoritismi cominciano a pesare quando Roberto incontra Irina, una studentessa russa in Erasmus. Decide dunque di abbandonare gli agi di cui, addirittura, è simbolo e anzi inizia a contestarli. Il mezzo della rivoluzione è un’app, inventata dallo stesso Lipari (reperibile anche fuori dalle scene, negli store dei nostri smartphone), che permette di valutare l’operato dei professori.
A giudicare dalle reazioni degli spettatori alla diffusione del trailer e riflettendo, concretamente, sull’idea del film, quest’ultima potrebbe anche sembrare interessante. Ma dopo l’idea, nel cinema, viene il soggetto, la sceneggiatura e tutto il resto. Ecco. In TuttAPPosto, oltre all’idea, chiaramente minata da quanto segue, non funziona nient’altro. Il film è un’accozzaglia di battute comiche, alcune spiritose e altre niente affatto, che si susseguono una dietro l’altra fino al finale. Nei momenti, rari, in cui non sono presenti sketch da show comico, le scene crollano notevolmente, giungendo quasi alla noia e a addirittura al desiderio che qualcuno possa dire una freddura per interrompere il momento. Ma tranquilli, la prossima battuta comica è dietro l’angolo.
Rimanendo sulla sceneggiatura, onde evitare di riportare altre evidenti mancanze, tipo quelle registiche, possiamo notare l’apprezzabile – ma fallimentare – volontà di trattare argomenti rilevanti in chiave comica. Per intenderci, TuttAPPosto è una commedia di Ficarra e Picone venuta male. I
due comici siciliani, presenti anche alla conferenza stampa, hanno contribuito attivamente alla realizzazione del film. Ma mentre nelle loro pellicole vige, spesso, la ricerca del grottesco, nel film con Roberto Lipari questo lascia il posto all’irreale e l’inverosimile, riconfermando una sceneggiatura sconclusionata, mal riuscita e colma di falle.