Proprio oggi, 35 anni fa, nel 1986, usciva uno dei film più apprezzati dal pubblico mondiale: Top Gun (trailer).
Una coppia di piloti da caccia non molto inclini alle regole, il tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) e il tenente junior Nick “Goose” Bradshaw (Anthony Edwards), vengono selezionati dal loro comandante di squadriglia per partecipare al programma di addestramento Top Gun, il più intenso e prestigioso di tutto il paese. Arrivati alla base i due, ma in particolar modo Maverick, si fa notare immediatamente dall’intera compagnia, non solo per la sua bravura e sfrontatezza, ma soprattutto per la sua guida impulsiva ed estremamente pericolosa. Qui, oltre ad alcuni tra i migliori piloti, primo tra tutti Tom “Iceman” Kazinsky (Val Kilmer), il tenente Mitchell fa la conoscenza dell’astrofisica civile Charlotte “Charlie” Blackwood (Kelly McGillis), sua esaminatrice durante il corso. Tra i due c’è subito intesa, sia sul piano professionale sia su quello sentimentale.
Purtroppo, dopo un bruttissimo incidente durante una comune esercitazione, Maverick decide di lasciare la marina a poche settimane dalla conclusione del programma. Questi, però, viene convocato dal suo comandante “Viper” (Tom Skerritt), il quale lo convince a ritirare il brevetto da Top Gun. Il tenente Mitchell, insieme ad alcuni suoi colleghi, viene chiamato in missione, durante la quale è costretto ad entrare in azione, fronteggiando non solo le sue paure ma anche i suoi limiti.
Top Gun è il classico film sull’eroe americano, geniale, sregolato e dannatamente impulsivo, che nonostante sappia di essere uno dei migliori, si comporta come un ribelle senza controllo. Ciò è dovuto a una lacuna incolmabile, un trauma del passato che lo perseguita da una vita: il decesso improvviso del padre. Infatti è proprio questo a determinare il carattere del ragazzo, inquieto e incosciente, che si ripercuote inevitabilmente sul suo stile di volo.
Il film inoltre inneggia al bel corpo e al fascino americano, un concetto legato sempre all’idealizzazione dell’uomo perfetto.
Diretto da Tony Scott e prodotto dalla Paramount Pictures, Top Gun si basa su un articolo pubblicato sulla rivista California Magazine del 1983, dedicato, per l’appunto, all’addestramento militare d’eccellenza dei piloti da caccia Top Gun. La stessa tipologia di allenamento venne impiegata nelle fasi precedenti alla produzione, che coinvolsero gli attori per lunghe settimane in strutture specializzate e stanze di simulazione. Questi, difatti, vennero sottoposti a continue esercitazioni sia di tipo tecnico e strategico, come ad esempio studi sulle traiettorie di volo, sia di tipo fisico e psicologico, per l’azione e reazione del corpo in uno stato di ipossia e forte stress.
Il lungometraggio, girato con vere immagini di repertorio di aerei F-14 durante ordinarie operazioni in diverse basi dislocate nel Nevada, ebbe uno stanziamento economico finale di 15 milioni di dollari. Di questi, la maggior parte venne impiegata per i continui cambi di traiettorie delle navi, imposte dalle riprese, per un costo a singolo cambio di 25.000 dollari. A questi vennero aggiunti altri 7.800 dollari all’ora per le riprese aeree svolte fuori l’orario lavorativo.
Tra le altre cose, Top Gun rappresenta concretamente il concetto di product placement, in quanto interamente costruito attorno alla pubblicità e sponsorizzazione della, ora nota, marca RayBan. Infatti, in quasi ogni scena del lungometraggio, sono presenti inquadrature ravvicinate dei volti degli attori, intenti a togliere e a indossare con fierezza il proprio paio di occhiali. Il film lanciò una nuova moda alternativa, ossia quella di curvare la montatura verso l’interno.
Ovviamente, dopo l’uscita nelle sale, la vendita dei RayBan crebbe esponenzialmente, grazie al sorriso ammaliante e alla bellezza giovanile e misteriosa del nostro protagonista Maverick. Tant’è che Tom Cruise divenne il testimonial ufficiale della marca. Successivamente anche il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti finanziò e sponsorizzò il film a fine politico ed economico, con lo scopo di incrementare il numero di reclutamenti in marina.
Top Gun fu un enorme successo, di critica e pubblico, grazie anche alle magnifiche musiche di Harold Faltermeyer e di Giorgio Moroder, che valsero al film la vittoria di uno e la nomination a tre premi Oscar. A distanza di 35 anni è evidente come questo film sia entrato a far parte del firmamento cinematografico di tutti i tempi.