To do it in the spirit of “Ed Wood”, di Tim Burton

ed wood, approfondimento

Ed Wood (trailer) di Tim Burton esce il 28 settembre del 1994 nelle sale statunitensi. Scritto da Scott Alexander e Larry Karaszewski e prodotto dalla Touchstone Pictures. Ed Wood, all’anagrafe Edward Davis Wood Jr., fu un regista newyorkese che lavorò tra gli anni Cinquanta e Settanta. Grazie alla sua opera viene ricordato come il “peggior regista di tutti i tempi”. Il film di Burton venne presentato al 48° Festival di Cannes e valse il premio Oscar nelle categorie Miglior attore non protagonista a Martin Landau (interprete di Bela Lugosi, storico attore di film horror) e Miglior trucco a Rick Baker e Yolanda Toussieng.

«Movies were his passion. Women were his inspiration. Angora sweaters were his weakness». Con questa tagline e attraverso una finta corrispondenza con Vampira e Lyle Talbot, Alexander presentava alla classe della University of Southern California Film School il suo progetto per un documentario, insieme al compagno di corso Karaszewski. Il personaggio di un regista appassionato ma il cui lavoro non venne riconosciuto dalla critica e dal mondo cinematografico affascinò i due studenti spronati anche dal fatto che non esisteva niente che trattasse la figura o il lavoro di Ed Wood fino a quel momento, configurandolo come un progetto del tutto originale.

Il titolo originale pensato da Alexander doveva essere The Man in the Angora sweater, tipologia di maglioni indossati frequentemente dal regista e che andranno a caratterizzare anche i costumi che il personaggio, interpretato da Johnny Depp, indosserà nel film. La sceneggiatura venne scritta in sei settimane; il 20 novembre del 1992 avevano raggiunto un totale di 147 pagine da sottoporre alla lettura di Tim Burton, il quale non ebbe niente da obiettare, entusiasta sin da subito del progetto nel quale si stava cimentando.

ed wood, approfondimento

Burton aveva appena dieci anni quando vide alla televisione Plan 9 From Outer Space (disponibile su Amazon Prime Video), un horror sci-fi del 1959, che venne decretato dalla critica alla fine degli Settanta come il “il peggior film di tutti i tempi”. Approcciandosi al lavoro del regista, Burton rimase affascinato sulla passione e la tenacia che Wood portava avanti nei suoi lavori, prendendo anche le sue difese quando la critica si faceva troppo “pesante” nel valutare le sue opere. Il film di Burton non vuole essere una “presa in giro”, come lui stesso dichiara, ma un elogio a quella passione che ha portato Ed Wood a esprimersi nonostante gli insuccessi e le difficoltà produttive, non rinunciando mai al suo stile – nonostante questo l’abbia portato a una comicità non voluta e accenni ad un grottesco che spesso prende il sopravvento sulla narrazione, con l’aiuto di personaggi appartenenti al mondo immaginifico-mostruoso che non mancano di essere riconsegnati anche nel film di Burton.

Prima di diventare un regista affermato anche Burton produsse molti progetti a basso budget e dai toni surreali – esperienza che deve aver suscitato in lui un’empatia per il collega che non deve averlo lasciato indifferente. Dal biopic realizzato da Burton si potrebbe evincere anche una sorta di riscatto per un regista che, nel bene o nel male, è sempre stato innamorato del suo lavoro approcciandosi ad esso al meglio delle sue possibilità. Sul finire degli anni Novanta, anche grazie a Ed Wood, la critica ha rivalutato l’intera opera del regista, ormai considerato uno dei padri dei B-movies del cinema statunitense. Il film è disponibile sulla piattaforma Disney+.


BIBLIOGRAFIA

J. SMITH, J. CLIVE MATTHEWS, Tim Burton, Virgin Books, 2007 (2002).

Ti potrebbero piacere anche

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ho letto la privacy policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. n. 196 del 2003 cosi come novellato dal D.Lgs. n. 101/2018.