The Gray Man (trailer) è il nuovo e chiacchierato prodotto Netflix che porta la firma dei fratelli Russo. Il protagonista, Court Gentry (Ryan Gosling), non ha niente da perdere: da detenuto, viene reclutato dalla CIA, che si appresta a farne un abile agente capace di imprese impossibili, Sierra Six. Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), che ha prontamente creduto in lui e nel progetto di recupero in cui è stato incluso, è una figura paterna per Six. Presto il protagonista si troverà però coinvolto in una rete di intrighi e scandali che lo porterà a dubitare di tutto e tutti, al fianco dell’agente Miranda (Ana de Armas) e braccato dallo psicopatico Lloyd Hansen (Chris Evans).
Ryan Gosling sfoggia ancora una volta le sue malleabili capacità attoriali: da Drive a La La Land, in cui interpreta personaggi diametralmente opposti, si dimostra sempre in grado di coglierne l’essenza. È infatti un peccato che quello di Sierra Six sia un personaggio a tratti insapore: la backstory del protagonista viene solo a tratti accennata e tutti i flashback utilizzati nello sviluppo narrativo trainano il presente del racconto in maniera svogliata, a volte quasi forzata. Lo psicopatico antagonista Lloyd Hansen ha il volto di Chris Evans, alle prese con un personaggio rivoluzionariamente antitetico rispetto a quello a cui è indissolubilmente legato, Capitan America. I fratelli Russo infatti, dopo aver diretto Avengers: Endgame, campione d’incassi nonché capitolo conclusivo della Fase Tre del Marvel Cinematic Universe, si dilettano a sperimentare con la faccia di Cap, affibbiandola ad un personaggio detestabile e sociopatico. Chris Evans si rivela all’altezza del ruolo, ma la sua precedente interpretazione, l’incarnazione della Giustizia, è impossibile da non scorgere sotto quei baffi e pettinatura bizzarri.
Si aggirano personaggi femminili forti in questo spazio narrativo, come quello di Dani Miranda, agente spietata e coraggiosa, interpretata da Ana de Armas. Dopo aver già lavorato con gli altri colleghi protagonisti (rispettivamente in Blade Runner 2049 e Cena con delitto – Knives Out), si cimenta ancora una volta in un film ricco d’azione, genere che sembra addirsi alla attrice cubana dopo la sua interpretazione in No Time to Die.
The Gray Man è un film che arriva dritto al punto, senza troppe pretese. Tantissima azione bilancia buchi di trama con effetti spettacolari. Leggere il cast di questa pellicola ne rende certamente allettante la visione, che si rivela sicuramente piacevole: ottima per chi è alla ricerca di due ore di svago e di incessante e ben fatta azione. Un arco narrativo stereotipato ma rassicurante per lo spettatore che gode degli effetti speciali, delle scazzottate e delle esplosioni senza temere per l’incolumità dell’inarrestabile protagonista. In effetti il film dei fratelli Russo, più che l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Mark Greaney, sembra essere un video game movie, ispirato ad uno di quegli sparatutto FPS in cui lo sviluppo narrativo dell’esperienza di gioco è subordinata alla netta e cruda azione sul campo.
Il nuovo prodotto Netflix ricorda tanto l’alquanto recente Wrath of Man, film del 2021 diretto da Guy Ritchie. Su una friabile base che è quella della sceneggiatura, in entrambi l’immedesimazione nei personaggi da parte dello spettatore risulta pressoché inesistente; viene fatto ricorso a flashback in maniera svogliata, come fossero una spiegazione dovuta e forzata (impensabile per un film di Guy Ritchie, che infatti ne fa un ampio e ineccepibile uso in The Gentlemen). In ambedue le pellicole a salvare ciò che ne rimane sono, in ogni caso, le star protagoniste: Ryan Gosling e Jason Statham hanno un energico ascendente su chi li guarda destreggiarsi tra spari e operazioni impossibili. Questo lavoro dei fratelli Russo è forse un po’ scontato, però mai noioso, grazie alle irreprensibili interpretazioni degli attori protagonisti che sopperiscono alla mancanza di appigli emotivi e coinvolgenti nella sceneggiatura.
The Gray Man è al cinema dal 13 luglio e disponibile su Netflix a partire dal successivo 22.