Holy Spider, la recensione: il velo sotto la ragnatela

Il regista Ali Abbasi traveste Holy Spider da thriller poliziesco, per raccontare una realtà controversa come la condizione femminile in Iran.

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Close, la recensione: il dolore della perdita

Close, recensione del film in cui Lukas Dhont riflette sull’identità, l’innocenza perduta e l’elaborazione del lutto.

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#Cannes75: Boy from Heaven, la recensione del film di Tarik Saleh

Al Festival del Cinema di Cannes arriva Tarik Saleh con Boy from Heaven, un duro film di denuncia sul rapporto tra fede e potere.

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#Cannes75: Triangle of Sadness, la recensione del film di Ruben Östlund

Ruben Östlund trionfa a Cannes con Triangle of Sadness, un film sadico verso la società delle apparenze e grottesco verso il potere e la ricchezza.

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#Cannes75: Broker, la recensione del film di Hirokazu Kore’eda

Broker, la recensione del nuovo film di Hirokazu Kore’eda che torna in concorso al Festival di Cannes nella sua 75esima edizione.

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#Cannes75: Decision to Leave, la recensione del film di Park Chan-Wook

Park Chan-Wook torna al festival di Cannes con Decision to Live, un film d’amore travestito da poliziesco che funziona, ma non troppo.

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#Cannes75: Nostalgia, la recensione del film di Mario Martone

Nostalgia, la recensione del film con cui Mario Martone torna a confrontarsi con Napoli e a riflettere su cosa voglia dire essere napoletani.

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#Cannes75: Moonage Daydream, la recensione del film di Brett Morgen

Con Moonage Daydream il regista Brett Morgen porta a Cannes una spettacolare e sfaccettata visione sulla figura e il mito di David Bowie.

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#Cannes75: Crimes of The Future, la recensione del film di David Cronenberg

Con Crimes of the Future, presentato a #Cannes75, Cronenberg ricerca nuovi incubi e nuove metafore che si adattino al mondo contemporaneo.

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#Cannes75: Holy Spider, la recensione del film di Ali Abbasi

Con il suo terzo lungometraggio, Holy Spider, Ali Abbasi alla 75ª edizione del Festival di Cannes si mostra una promessa del cinema d’autore.

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