Dopo due stagione di regia televisiva dell’anime fortunato Sword Art Online, Itō Tomohiko debutta alla regia cinematografica con questo Ordinal Scale (trailer) con sceneggiatura del film direttamente firmata dall’autore delle light novel Kawahara Reki.
La seconda stagione dell’anime si chiudeva con un arco narrativo davvero unico, di cui possiamo finalmente scrivere perché chi legge il pezzo è già per forza arrivato alla conclusione della seconda stagione. L’introduzione del personaggio di Yuuki ha consentito alla serie di esplorare la sperimentazione dell’uso di videogiochi, gameplay e realtà virtuale nei casi più gravi di patologie giovanili non curabili o difficilmente soggette a remissione. Yuuki è una ragazza sieropositiva dalla nascita, a seguito di una trasfusione di sangue infetto dopo il parto, la sua particolare patologia di immunodeficienza le impedisce di vivere nel mondo esterno ed è cresciuta per anni dentro una stanza asettica dove il videogame e la realtà virtuale sono diventati gli unici strumenti per costruire una rete di amici e vivere e condividere esperienze di vita. Asuna scopre il segreto di Yuuki dopo aver visto negata la sua richiesta di amicizia e dopo aver combattuto insieme per battere un leggendario boss di livello finale, deciderà di sviluppare la loro amicizia recandosi in ospedale e con l’aiuto di Kazuto (sempre più rivolto alla creazione cibernetica) costruire un congegno che permetta a Yuuki di frequentare la scuola sotto forma di camera vr a 360° posizionata sulla spalla di Asuna.
La storia si ispira chiaramente ai nuovi esperimenti giapponesi che consentono a disabili anche completi di svolgere attività esterne collegandosi ad un alter ego robotico. Con questo finale di stagione la serie salta ulteriormente di livello, mostrandosi uno strumento di intrattenimento fortemente mirato sull’educazione alla cibernetica e la realtà virtuale sana e di grande interesse sociologico. Fra la seconda e la terza stagione si colloca il primo film del franchise Sword Art Online, un lungometraggio denso e articolato che sposta l’attenzione dalla realtà virtuale alla realtà aumentata e anticipando con chiarezza le possibili applicazioni commerciali future di questo media.
Il nuovo visore “Augma” consente agli utilizzatori di trasformare la realtà ricevendo indicazioni logistiche durante la loro giornata lavorativa, informazioni utili meteorologiche, ma anche informazioni pubblicitarie che si manifestano davanti gli occhi degli utenti durante la vita nel mondo reale, i dinosauri di un film escono dallo schermo e corrono nel salotto, la ginnastica viene stimolata da immagini motivazionali. La realtà aumentata viene venduta come risorsa migliore di quella virtuale anche per la possibilità di usare ed allenare il proprio corpo vero rispetto a quello virtuale. Il quotidiano diventa così un’avventura e l’utente può improvvisamente imbattersi in un mostro del proprio videogame preferito da combattere nel mondo reale. Naturalmente per rendere possibile questo il visore registra e comunica costantemente la posizione dell’utente nel mondo reale al server, registra le scelte di vita dell’utente creando una ricerca di mercato personalizzata e permanente che consente di raggiungere i gusti del consumatore in modo perfettamente mirato dalla pubblicità, dalle aziende e perfino dai ristoratori che possono servire un pasto senza bisogno di raccogliere ordini. I giocatori che raccolgono punti in realtà aumentata possono trasformarli in crediti virtuali per ritirare bevande e cibo nei distributori automatici e nei fast food. L’efficienza dei server e l’interazione in tempo reale è garantita da una flotta di droni che pattugliano i cieli dei centri abitati giorno e notte. Inoltre è stata creata una mascotte seduttiva, una idols di nome Yuna, la cui vera natura è sconosciuta, nessuno infatti sa se la star e cantante più famosa della realtà aumentata sia una persona vera o solo una creazione virtuale.
Grazie al nuovo visore di realtà aumentata Asuna e Kazuto possono persino interagire nel mondo reale con loro figlia (applicazione informatica) virtuale Yui. Ma ben presto il sistema comincia a rivelare delle falle, sempre più giocatori vengono ricoverati per delle inspiegabili perdite di memoria. Kazuto sempre più spesso riceve la visita di un fantasma della realtà aumentata che enigmaticamente sembra chiedere il suo aiuto e Asuna resta vittima del furto di una parte della propria memoria. Kazuto, forte dei suoi contatti con il Ministero della comunicazione (per il quale aveva risolto la catena di delitti in realtà virtuale della seconda stagione) riesce a risalire ed interrogare gli sviluppatori del visore “Augma”, ma la verità e le prove da superare sono ancora da scoprire.
Ordinal Scale è un interessantissimo sviluppo cinematografico della fortunata serie di Sword Art Online, che apre le porte ad una nuova analisi della società cibernetica prossima ventura e ne anticipa tematiche e pericolosità senza mai fare dell’allarmismo, ma sfruttando gli studi sociologici e scientifici per costruire racconti in grado di raggiungere il pubblico più giovane intrattenendo, ma anche educando ai rischi delle nuove tecnologie immersive.