Dal 27 febbraio 2020, è stato reso disponibile sulla piattaforma streaming Netflix il ventiduesimo film dei Pokemon (ventitreesimo considerando il live action Detective Pikachu): Mewtwo colpisce ancora – L’evoluzione (trailer), remake del primissimo lungometraggio del brand uscito nel 1998.
Il film, distribuito in Italia da pochi giorni, è tra i lungometraggi più visti sul portale di streaming, come testimonia anche la nuova classifica giornaliera introdotta dal colosso dell’entertainment. Niente male per il marchio caratterizzato dal piccolo topo giallo elettrico, che è riuscito a creare un mondo, il qualunque va ancora avanti oggi, con quasi 900 esseri immaginari che convivono pacificamente con gli esseri umani.
Essendo un remake, la trama e la struttura rimangono invariate rispetto all’originale, che già all’epoca riuscì a far innamorare i fan del pokémon genetico Mewtwo, una mostruosa creatura creata da un gruppo di scienziati grazie al misterioso fossile dell’antico pokémon Mew, nel tentativo di plasmare il più potente Pokémon mai visto.
Mewtwo, oltre ad avere straordinari poteri psichici, possiede una straordinaria potenza distruttiva, che nessun allenatore è riuscito a domare o controllare. Mewtwo, infuriato con quella parte di umanità che utilizza i pokémon come fossero oggetti senza valore, decide quindi di vendicarsi verso tutti gli esseri umani e i pokémon che li accompagnano nel loro viaggio, secondo il potente Pokemon non in grado di vedere la realtà, ovvero che gli umani li hanno resi schiavi.
Qui entrano in scena i due protagonisti che hanno accompagnato centinaia di persone all’interno del mondo Pokemon fin dalla sua creazione: il giovane allenatore Ash e il suo fedele compagno di viaggio Pikachu, seguiti dai suoi amici Misty e Brock, invitati, insieme ad un altro gruppo di allenatori, in una misteriosa isola circondata dal mare, per sfidare il più potente allenatore del mondo, che non sarà altro che Mewtwo.
Il film possiede la caratteristica di essere realizzato interamente in CGI, invece della animazione classica sempre utilizzata per i precedenti ventuno film. Questo scelta estetica permette allo spettatore di avere la costante sensazione di trovarsi dentro ai videogiochi che hanno reso famoso il marchio.
Non solo il metodo di realizzazione, anche le lotte epiche che si svolgono durante questi novantasette minuti di film rispecchiano le logiche attorno alle quali si muovono i prodotti Pokemon. Per un orecchio attento o per un fan della saga, non sarà difficile notare nella visione le musiche che hanno caratterizzato la propria infanzia o adolescenza.
Eppure non solo i fan, ma tutti gli appassionati d’animazione, possono essere presi dalle emozioni del film, dalle azioni più strabilianti, ai momenti di comicità mai fuori luogo – incentrati principalmente sui personaggi secondari, che riusciranno sempre in qualche maniera a strappare una risata -, e dai momenti di massima tensione, i quali faranno tremare lo spettatore e a volte lo commuoveranno, insegnando l’importanza di essere creature viventi tutte uguali e tutte ugualmente importanti.
Malgrado si tratti di un remake, le emozioni sono più forti che mai, grazie ad un impatto scenico e azioni che rendono questo film degno della posizione che attualmente ricopre nella classifica di Netflix.