Edgar Wright è ormai famoso per la sua notevole capacità di rileggere diversi generi cinematografici, basterebbe guardare il suo Scott Pilgrim vs The World, o la celebre “Trilogia del cornetto” (L’alba dei morti dementi, Hot Fuzz e La fine del mondo), per rendersi conto di quanto egli sia un autore geniale e poliedrico. Wright non è stato da meno con la sua ultima opera: Baby Driver – Il genio della fuga (qui il trailer), divertentissimo film che mescola azione, crime e commedia.
Il protagonista della storia è Baby (interpretato da Ansel Elgort) un giovane ragazzo affetto da acufene con una peculiarità: è un brillante e abilissimo guidatore. Baby si ritroverà a suo mal grado a lavorare per un boss della malavita, soprannominato Doc (Kevin Spacey) e dopo un colpo andato male, sarà costretto a ricorrere ad ogni mezzo possibile per aver salva la vita. Nel cast oltre ai già citati attori, ritroviamo: Jamie Foxx, Jon Bernthal, Jon Hamm e Lily James.
Notevoli sono le citazioni, gli omaggi e i rimandi ad altri film e autori, non è infatti difficile trovare riferimenti Tarantiniani, soprattutto per quanto riguarda la scrittura dei personaggi, folli, sfacciati o logorroici che siano. Degno di nota è anche il palese riferimento ad un altro film con protagonista un abile guidatore al servizio della criminalità: Drive di Nicolas Winding Refn; la somiglianza tra i due protagonisti è fin troppo evidente, oltre alla già citata abilità alla guida, entrambi i personaggi sono silenti, avvolti in un alone di mistero, pronti ad esplodere da un momento all’altro.
La musica è uno degli elementi centrali del film, la vera “musa” di Baby, una volta messi gli auricolari alle orecchie, il giovane ragazzo riesce infatti ad isolarsi dal mondo e a concentrarsi per poter esprimere tutto il suo potenziale alla guida, portando a termine manovre complicatissime e sorpassi al cardiopalma, realizzando così fughe pressoché impossibili. La colonna sonora si tramuta in protagonista aggiuntiva della pellicola, donandoci una scarica di adrenalina con brani energici, movimentati e perfettamente calzanti con il ritmo concitato del film, le scene d’azione e gli inseguimenti saranno infatti scanditi da canzoni di artisti come : Queen, Focus, The Damned e altri esponenti del rock anni ’70.
Con la sua ultima fatica, Edgar Wright riesce ad intrattenere lo spettatore egregiamente, sapendo venire incontro alle esigenze del grande pubblico, senza mai cadere nella banalità alla quale ci hanno ormai abituato la maggior parte degli action movie moderni; Baby Driver ci offre uno spettacolo visivo e uditivo originale ed innovativo, riconducibile alla spiccata sensibilità artistica del suo autore, che con questo film contribuisce a rinnovare il cinema di genere, rendendo, allo stesso tempo, questa sua pellicola in un piccolo cult istantaneo, destinato, con ogni probabilità, col passare del tempo, a diventare sempre più grande.