Il codice d’onore è tutto per un criminale cinematografico, che opera come un samurai violando la legge ma mantenendo una sua disciplina nell’uso della violenza o nella trattativa. Ma quando nello sporco gioco del crimine qualcuno gioca un pò troppo sporco, il bagno di sangue è garantito per il piacere dello spettatore. The Gentlemen (trailer), il nuovo film di Guy Ritchie, onora questo schema con una rosa straordinaria di attori e la capacità di dinamizzare la storia con un mix di azione, violenza, sensualità, ironia e amore per la perfierie londinese. Quest’ultimo elemento è un pò il fulcro del nostro lavoro sul nuovo film del regista, che conferma il suo rapporto pop con la cultura periferica londinese e la sua grande cultura cinematografica.
Guy Ritchie è un autore piuttosto unico nel panorama della verde inghilterra. Si afferma nel periodo di rinascita delle storie criminali a cavallo fra la scoperta di Quentin Tarantino e Danny Boyle, i suoi primi film sembrano un mix fra storie criminali, strisce a fumetti britanniche stile Andy Capp e una strana forma di neo-pulp da pub inglese condito da birra a temperatura ambiente e fish & chips… irresistibile se siete un maschietto che ama Londra e la sua perfieria macho-sportiva. I suoi primi due film furono unici e folgoranti, non amati da tutti ma la loro struttura svelò chiaramente la nascita di una nuova personalità cinematografica. Il film Lock, stock and two smocking barrels fece di Ritchie un nome interessante da tenere d’occhio; il film Snatch, in presenza di un Brad Pitt appena uscito da Fight Club, fece di Ritchie uno dei registi più desiderati dal mercato.
La prima forte capacià di Ritchie consiste nel trasformare i grandi attori con cui lavora in straordinarie maschere del suo universo, con un modo di vestire unico al mondo e una logica dialettica difficile da ritrovare in altri film, in questo il paragone fra Ritchie e Tarantino funziona alla grande con la differenza che Ritchie, nel bene o nel male, ha avuto dalle major più possibilità di esplorare il cinema di genere postclassico affrontando argomenti lontani dal suo stile e così riscrivendo con il suo gusto e modo di vedere alcuni classici della cultura tradizionale pop inglese. Le riscritture più interessanti praticate da Ritchie sono sicuramente i due famosi Sherlock Holmes interpretati da Robert Downey Jr. e Jude Law, il suo King Artur e anche la riscrittura della serie inglese cult vintage The man from U.N.C.L.E. A prescindere dalla resa finale al botteghino o dal nostro gusto personale, le revisioni dei classici praticate da Ritchie testimoniano una precisa autorialità, dimostrando una personalità registica che sembra perfettamente allineata con i discorsi che Francois Truffaut imbastì con Alfred Hitchocock.
The Gentlemen è la summa dell’esperienza e degli esercizi praticati da Ritchie negli Usa, rivelando un regista maturo che torna alle sue origini e ai suoi temi più cari con un classico del cinema gangster condito dal suo unico stile e pensato con forte ironia ed un pò di compiaciuta autocelebrazione. Matthew McConaughey è il navigato e scaltro Michael Pearson, il più potente spacciatore di marijuana di Londra con coltivazioni di enorme valore sparse per le ville dei membri periferici della famiglia reale in bolletta. Il boss del fumo vuole lasciare il busisness e si prepara a vendere tutta l’impresa, con la sua decisione che scatenerà il caos nell’ambiente e spingerà qualcuno a giocare più sporco del tollerabile. A fianco di McConaughey c’è il capace Charlie Hunnam, che per Ritchie era già stato Re Artù, nel ruolo del suo fedele braccio destro e nella parte di un detective privato senza scrupoli e morale troviamo un favoloso Hugh Grant, viscido ed ambiguo come personaggio e capace come attore di tenere la scena egregiamente trascinando lo spettatore con la sua recitazione. Il personaggio più affascinante della storia però sembra davvero essere quello di Colin Farrell, privo di un vero nome che ricorda per abiti, tic e comportamento il personaggio visto impersonato da Brad Pitt in Snatch; si tratta di un trckster davvero divertente e affascinante che mostra valori umani misti ad una natura criminale da selvaggio west.
The Gentlemen ha tutte le caratteristiche per essere un classico del suo genere, forse un po’ troppo facile nella trama che si offre in una confezione perfetta e dal budget generoso che garantisce divertimento, spettacolarità ed un buon ritmo. I dialoghi sono serrati e gli attori di rilievo meritano la visione in lingua originale.