Il 26 Dicembre 2024 è tornata, con la sua seconda stagione, Squid Game (trailer), la serie televisiva sudcoreana survival di Netflix, creata da Hwang Dong-hyuk . La prima stagione, composta da 9 episodi, rilasciata sulla piattaforma nel 2021, ha riscosso un enorme successo internazionale tanto da instituire la serialità televisiva coreana all’attenzione del mondo intero. Il riscontro positivo ha infatti convinto i produttori a mettere in cantiere una seconda stagione.
La storia vede protagonista ancora una volta Seong Gi-hun (interpretato da Lee Jung-jae). La stagione precedente si è conclusa con Gi-hun vincitore del montepremi finale di 45 600 000 000 W e unico sopravvissuto alle sfide mortali proposte dai giochi. Negli ultimi minuti della precedente stagione vediamo il protagonista rinunciare alla partenza per raggiungere sua figlia e godersi il bottino. Infatti, Gi-hun rimane con l’obiettivo di fermare il gioco letale e scovare chi detiene il potere del vile gioco. Nella nuova stagione, Gi-hun, per sabotare i giochi, non ha altra scelta che rientrare nel sistema. Dopo aver ricercato per diverso tempo il reclutatore del gioco, riesce a mettersi in contatto con il Front Man e gli viene concesso di rigiocare per una seconda volta, nonostante il suo scopo dichiarato di porre fine ai giochi. Nel frattempo, al di fuori, la squadra di alleati creata da Gi-hun e il detective Jun-ho (interpretato da Wi Ha-joon, personaggio già presente nella prima stagione nonché segretamente fratellastro di Front Man) cercano disperatamente l’isola in cui si sta svolgendo il gioco.
Svegliatosi di nuovo nel dormitorio i giochi hanno inizio. Anche in questa stagione insieme a lui, altri 455 partecipanti, tutti con storie personali difficili e debiti enormi, sono costretti a prendere parte ai giochi. Nel corso della serie, i concorrenti devono confrontarsi con le loro paure, alleanze e tradimenti. Man mano che i giochi si intensificano e le morti si accumulano, la tensione cresce, portando i personaggi a compiere scelte sempre più drastiche e morali.
Squid Game è una serie che, al di là della suspense e della violenza, offre una riflessione profonda e complessa sulle disuguaglianze sociali, la sopravvivenza e la moralità. L’opera mette in evidenza i dilemmi morali e le scelte difficili a cui i personaggi sono costretti a fronteggiare, e solleva domande cruciali su cosa siamo disposti a fare per ottenere denaro e come le circostanze sociali possono usufruire della nostra moralità.
La macabra competizione, mette in luce le gravi disparità economiche che esistono nella società. I partecipanti ai giochi sono persone in difficoltà economica, con enormi debiti o situazioni disperate, e il gioco diventa un modo estremo per cercare di risolvere i loro problemi. Fine ultimo è una chiara critica al sistema capitalista che spesso fa sentire le persone intrappolate, senza altre possibilità di salvezza se non attraverso il gioco d’azzardo o le scelte rischiose. Il premio finale di 45,6 miliardi di won, infatti, consentirebbe a ogni giocare di estinguere ogni debito e vivere una vita senza impedimenti.
Durante gli episodi che compongono la serie viene analizzata anche la morale del sacrificio e della sopravvivenza. Le persone, pur di sopravvivere, sono disposte a sacrificare la loro umanità. I partecipanti ai giochi sono spinti da disperazione, indebitamento o frustrazione sociale, e la loro moralità viene messa alla prova in situazioni estreme. In questo contesto, Squid Game riflette sulla perdita dell’umanità in un sistema dove la vita umana è ridotta a merce, e il valore di una persona è misurato solo in termini di denaro o successo. Il gioco stesso simboleggia come le società capitalistiche possano ridurre gli esseri umani a “pedine” in un gioco più grande.
Uno degli aspetti più affascinanti della serie è la profondità dei suoi personaggi. Il protagonista, Seong Gi-hun, è un uomo moralmente complesso, determinato ma debole. Sebbene il suo desiderio di interrompere il sistema sia comprensibile, Gi-hun deve confrontarsi con la sua etica e con le sue scelte durante il corso dei giochi. Altri personaggi, come i nuovi compagni di gioco, dal rapper Thanos alla coppia madre-figlio, e l’emblematico antagonista Front Man, mostrano anch’essi conflitti interiori difficili. Questi individui sono pronti a tutto, anche sacrificare gli altri, pur di vincere, ma le loro storie sono raccontate con sfumature emotive che spingono lo spettatore a riflettere su cosa significa davvero essere buoni o cattivi in un mondo che sembra non lasciare altra scelta.
Dal punto di vista visivo, la regia di Hwang Dong-hyuk è impeccabile nel costruire tensione, alternando momenti di calma apparente a esplosioni di violenza improvvisa, il che mantiene il pubblico costantemente sulla corda. La musica, la fotografia e l’ambientazione sono perfettamente in sintonia con il tono cupo della narrazione. Le canzoncine che accompagnano i giochi creano un effetto che rimane nella memoria dello spettatore, una tecnica che mette in contrapposizione il contenuto visivo da quello sonoro. Difatti, la melodia allegra presente durante i giochi, apparentemente infantili, dileggia il reale pericolo della situazione. Le scenografie iconiche create dalla production designer Chae Kyoung-sun rendono perfettamente l’essenza dell’assurdo plot. Gli spazi realizzati per i giochi sono ormai impressi nelle menti degli spettatori, caratterizzati da colori sgargianti e appariscenti in conflitto con il reale obiettivo del match.
Squid Game 2 si rivela un’esperienza emotivamente coinvolgente per lo spettatore. I nuovi giochi tradizionali imposti ai partecipanti non creano quell’effetto di pesantezza o di ripetizione, bensì rendono il prodotto coreano per la seconda volta un successo internazionale. Nonostante il finale lasci il pubblico con l’amaro in bocca, la serie ha registrato numeri da record annunciando una terza stagione in uscita nell’estate 2025.