Solitamente l’uomo è orientato a socializzare e conoscere nuovi individui con i quali relazionarsi e scambiare opinioni. Tuttavia, può capitare che per alcune ragioni le persone si trovino a passare dei momenti della loro vita isolate e nella totale solitudine. Solos (qui il trailer) parla proprio di questo. Attraverso sette episodi, infatti, viene narrata la storia di otto persone che si trovano a fare i conti con loro stessi, impegnati a scoprire cosa significhi essere umani.
La serie antologica di Amazon Prime Video, creata da David Weil, è impreziosita da un cast stellare di attori di fama mondiale, come ad esempio Helen Mirren, Morgan Freeman, Anne Hathaway e Antonie Mackie.
Ogni puntata racconta le vicende di un personaggio diverso, ognuno alle prese con le sue riflessioni o i suoi obiettivi. Nonostante apparentemente non ci sia connessione tra le diverse puntate, esse sono collegate tra loro da un sottile filo rosso, rappresentato dal ripetersi di alcuni elementi all’interno dei racconti dei nostri protagonisti.
È importante quindi seguire attentamente lo svolgersi delle vicende e prestare la dovuta attenzione alle parole dei personaggi, per non ritrovarsi a perdere qualche particolare e dunque a dubitare della buona riuscita del progetto o della complessità di esso. Gli episodi sono conditi da performance attoriali di grande spessore e ricche di pàthos, con i protagonisti che riescono tramite i loro racconti a commuoverci, a farci provare le loro emozioni e a generare in noi un forte senso di empatia nei loro confronti.
In Solos ogni personaggio è stato ben caratterizzato e ogni storia raccontata sembra (nonostante l’ambientazione sci-fi) reale e plausibile. Anche la regia è di ottimo livello e aiuta lo spettatore a immedesimarsi ancora di più con quanto avviene sullo schermo, grazie adun sapiente e mai scontato uso della macchina da presa. La sceneggiatura, seppur profonda negli intenti e con l’intenzione di puntare dritta all’anima del pubblico, presenta qualche ingenuità distribuita qua e là, ma ciò non comporta una perdita enorme ai danni della qualità del prodotto.
Solos, si configura dunque come una buona serie TV, originale e a tratti sorprendente, benché lontana dal potersi definire un capolavoro. Un prodotto godibile, in grado di saper affrontare tematiche toccanti, riuscendo a tenere vive l’attenzione e la curiosità dello spettatore, che verrà trasportato in un mondo dove imparerà che ciò che più conta per le persone sono i ricordi e le emozioni che essi ci suscitano, senza le quali non saremmo altro che involucri vuoti privi di un’anima e di uno scopo.