Chiunque abbia letto un libro di Sophie Kinsella sa cosa aspettarsi: parole acute, divertenti, frizzanti. Un film tratto da un suo romanzo non dovrebbe essere da meno. Sai tenere un segreto? (trailer), purtroppo, non è all’altezza delle aspettative. La romcom del 2019, diretta da Elise Duràn e recentemente arrivata sulla piattaforma online di Amazon Prime Video, mette sullo schermo la storia della scrittrice britannica senza esplorarla. Ne sfiora la superficie patinata senza tuffarcisi, nonostante ci sia più di una possibilità per farlo e, d’altronde, è già nel titolo: cosa c’è di più profondo di un segreto?
La promessa è quella di una storia d’amore e la formula la conosciamo tutti: una bella ragazza che non conosce il suo potenziale, un uomo affascinante e con un mistero da svelare, New York nel pieno di un autunno che sembra non richiedere sciarpe. Gli amici sono consiglieri, i colleghi sono nemici. L’ufficio è un luogo ostile, la protagonista non sa cos’è l’amore e dubita che esista davvero. Tutti ottimi elementi, se trattati con cura. Emma Corrigan (Alexandra Daddario) è la ragazza goffa, adorabile e troppo insicura per sfruttare le sue capacità. Temendo per la sua vita, durante un viaggio in aereo, rivela tutti i suoi segreti al vicino di posto, che poi scoprirà essere il suo capo, Jack Harper (Tyler Hoechlin).
Molti momenti, che potrebbero avere una qualche valenza comica, si spengono immediatamente o cadono nell’imbarazzo. Lissy (Sunita Mani) e Gemma (Kimiko Glenn), le amiche e coinquiline di Emma, sono l’angelo e il diavolo che le sussurrano cosa fare, cosa è giusto o sbagliato. Ma è un’amicizia priva di fondamenta, c’è poco che suggerisca la loro intimità, se non la condivisione dell’appartamento. Tutti coloro che abitano il mondo di Sai tenere un segreto? vengono ridicolizzati (quasi) senza motivo, forse nell’intento di riportare sullo schermo la scrittura agile di Sophie Kinsella, che però qui si traduce in battute che gli americani definirebbero cheesy e in caratteristiche esagerate per risultare simpatiche.
Ammirevole è il tentativo di introdurre temi rilevanti come il ruolo della donna sul posto di lavoro, nonostante non siano sfruttati quelli che possono risultare come momenti toccanti, poiché inseriti in una cornice che non li valorizza. La superficialità della scrittura penalizza tematiche che sentono il bisogno di emergere. Il film, purtroppo, rimane sul piano dell’apparenza: che il segreto sia simbolo di intimità o mezzo di ricatto, perde la sua potenza.
Ma una cosa è certa: in questo film, tutto è segreto. I personaggi sono senza passato e quel poco che c’è, come nel caso di Jack Harper, è tenuto nascosto per essere rivelato solo nel finale, tentando di creare una suspence che non ha ragion d’essere. Le azioni di Emma e Jack non sono riconducibili a motivazioni degne di nota. La passione che li dovrebbe muovere è una fiamma flebile. La storia nasce e muore in questa parentesi filmica, lasciando ben poco a chi si aspettava tanto.