Titolo originale: Louise en hiver
Regista: Jean-François Laguionie
Anno: 2016
Durata: 75 minuti
Nazionalità: Francia
L’animazione è stata, come ogni anno, una parte fondamentale per l’offerta di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela del Festival del Cinema di Roma.
La fine dell’estate, quando si chiudono le porte della casa al mare e giocattoli dei bambini sono stati riposti, ha sempre un gusto malinconico. Anche per l’anziana Louise, che come ogni anno trascorre l’estate sulla baia di Biligen, è tempo di ritornare in città, verso ritmi più frenetici. Louise en hiver è un film di animazione sul tempo, sulle riflessioni della solitudine e sui ricordi. L’anziana protagonista non riuscirà infatti a prendere in tempo il treno, l’ultimo mezzo per tornare in città, passando così un’intero inverno nella località balneare diventata fantasma.
Louise si costruisce quindi una casetta sulla spiaggia, vaga per la città e ogni mattina prende il vizio di farsi la doccia nuda sul bagnasciuga. Così con il passare del tempo anche i ricordi dell’adolescenza, passata sulle stesse dune di sabbia, le riaffiorano giorno dopo giorno. La voice over di Louise, calma e tranquilla, attraversa tre stagioni, durata in cui si trasforma in una vera Robinson Crouseau marittima, nella solitudine interrotta solo dall’arrivo di Pepper, un cane rimasto anche lui solo a Biligen. I colori tenui e i contorni appena accennati dello stile di Louise en Hiver ci ricordano i toni del deserto, silenzioso e caldo. Il film, come tutta la proposta di Alice, si riferisce ad un target più giovane ma non dà per scontato letture per adulti, sia per il tema della solitudine, che per la spontanea immedesimazione con l’anziana protagonista.
