È Death of Nintendo (trailer) ad essere proiettato la sera del 25 agosto per la consueta rassegna che si svolge in Piazza del Popolo. Un film scritto e prodotto da Valerie Castillo Martinez e diretto da Raya Martin, regista che oltre ad essersi fatto notare in vari festival internazionali come Cannes e Berlino, fu precedentemente vincitore proprio qui a Pesaro.
Death of Nintendo racconta il viaggio di quattro preadolescenti, una ragazza e tre ragazzi, che si ritrovano ad affrontare il proprio percorso di crescita in un periodo particolare per le Filippine, lo scenario del film, ovvero l’eruzione del Monte Pinatubo, il quale rappresenta un costante ostacolo per le partite dei giovani protagonisti, causando continui sbalzi di corrente. Come si potrebbe intuire già dal titolo infatti, in una pellicola che è un’ode agli anni Novanta a scandire le giornate dei ragazzi è soprattutto la Nintendo, la quale permette loro di vivere quelle avventure che tanto vorrebbero esperire nel mondo che li circonda.
Ad affascinare i protagonisti non è però solo la consolle, sono anche i tradizionali racconti di fantasmi, che fondendosi con l’immaginario dei videogiochi creano sin dalla prima sequenza una magica atmosfera dai tratti moderni, a causa dell’unione di elementi della cultura popolare appartenenti ad epoche diverse che sembrano reinventarsi nel tempo: da una parte le antiche leggende tramandate oralmente, dall’altra i nuovi miti dei protagonisti, da Zelda a Star Wars.
Nella stessa maniera in cui si amalgamano il passato e un presente che comunque è già passato per lo spettatore, si amalgamano anche due percorsi di crescita: quello di Mimaw (Kim Oquendo) – la ragazza del gruppo – un viaggio che sebbene interiore la porta effettivamente “a spiccare il volo” e quello dei suoi amici, che nonostante prenda fenomenicamente luogo, si risolve in una circolarità che non porta da nessuna parte, dimostrando quanto non siano ancora pronti a crescere, malgrado il loro forte desiderio di farlo. Un viaggio dell’eroe sbilenco che sfocia inaspettatamente nella partenza dell’eroina.