Giocato su di un dualismo che vede contrapposti orizzonti di realtà da sempre in difficile relazione, informazione e potere, Non succede… ma se succede (trailer) è una esilarante commedia romantica che fa centro con incredibile efficacia.
Sorvoliamo su un’ennesima storpiatura di titolo come solo noi italiani sappiamo farle (in originale Long Shot), perché del film diretto da Jonathan Levine e sceneggiato da Dan Sterling e Liz Hannah ci interessa la capacità di mettere in contatto due mondi distanti dentro e fuori dal set. Difatti, se la pellicola funziona (e funziona bene) è gran parte merito dei due protagonisti, Charlize Theron e Seth Rogen. Due attori differenti per stile recitativo e film interpretati, chiamati ad entrare in rapporto nelle vesti di due personaggi opposti che scoporono un’invidiabile alchimia come fossero le due parti dello Yin e Yang, da stessa ammissione dell’attrice sudafricana.
Fred Flarsky (Rogen) è un giornalista scapestrato che ha da poco perso il lavoro in nome di una autolesionista integrità morale. Ad una festa di “potenti” incontra Charlotte Field (Theron), segretario di stato degli USA che in adolescenza era stata sua babysitter e che ora ambisce alla presidenza. Invitato da Charlotte ad entrare nel suo staff, tra i due nascerà una relazione amorosa nel corso dei vari viaggi in giro per il mondo del segretario. Le difficoltà saranno, inevitabilmente, molte. Nonostante differenze di temperamento e carattere, l’affinità sopita che ha legato i due anche in gioventù troverà ostacolo maggiore nel dover fare i conti con una realtà dove l’immagine, riflessa nelle apparizioni mediatiche e nei consensi social, sovrasta i sentimenti personali in nome della costruzione di un io ideale. Ogni cosa è vetrina alla ricerca del plauso degli elettori, anche a costo di dover sacrificare il contenuto di lotte ambientaliste pur di mantenerne la forma e farsi fotografare da giornali scandalistici in compagnia di premier bellocci per far aumentare il proprio ranking di gradimento.
Non succede… ma se succede è fortemente radicato nell’attualità e nei suoi paradossali controsensi, punto di forza dove le performance dei due protagonisti trovano slancio nel rappresentare l’incontro-scontro dei due mondi che rappresentano. Nonostante la provenienza cinematografica di Rogen & Co., la commedia si rende matura a partire proprio dai suoi personaggi, non più ragazzini e alle prese con la conta degli anni e dei progetti realizzati e irrealizzati. Sia chiaro, è conservato un minimo di demenzialità e accennato slapstick proprio degli autori, ma il tutto non stona mai e non rischia di compromettere la riuscita brillante nel saper incanalare in chiave ironica l’ipocrisia delle istituzioni e del loro rapportarsi ai grandi temi dell’oggi.
Il film non cade mai nel tranello di una polemica politica, piuttosto trae impulso comico da questo contesto per evidenziare maggiormente le alterità dei suoi protagonisti. Di rimando, anche il complesso dialogo tra mass media e governanti, spesso venato da artifici e dichiarazioni di facciata, non è mai vera e propria critica se non nel suo amplificare le apparenti distanze che separano Fred e Charlotte. Non succede… ma se succede vince la sua sfida qui, nel non appesantire inutilmente un intreccio snello ed esilarante che considera come suo centro solamente il problematico, e divertentissimo, maturare della relazione tra i suoi protagonisti.