Mr. Morfina, la recensione: nella gioia e nel dolore

Mr. Morfina recensione film di Dan Berk e Robert Olsen DassCinemag

Nathan Caine (Jack Quaid) si nutre solo di frullati e il suo orologio da polso squilla ogni tre ore,  sono semplici precauzioni per evitare di mozzarsi la lingua e di farsi esplodere la vescica senza accorgersene. Nathan è il giovane vice direttore di una compagnia di credito che nasconde una particolarità: è affetto da insensibilità congenita al dolore, una malattia genetica rara che gli impedisce di provare dolore a livello fisico. Il suo unico amico è Roscoe (Jacob Batalon), che non ha mai incontrato e con il quale passa il tempo online. Quando la sua collega Sherry (Amber Midthunder), della quale è innamorato, viene sequestrata da una banda di rapinatori, Nate scopre che la sua patologia può rivelarsi un aiuto inaspettato per portarla in salvo.

Mr. Morfina (trailer) è un action comedy fondata su un concept semplice ma al contempo accattivante, che riesce ad amalgamare alla perfezione le componenti di un film d’azione con lo splatter tipico dell’horror. La coppia di registi statunitensi Dan Berk e Robert Olsen, precedentemente autori di pellicole dell’orrore di serie B, si innova sapientemente discostandosi dal passato ma senza rinunciarvi totalmente. La regia del film non zampilla di guizzi folgoranti, tuttavia orchestra sequenze di combattimento chiare, dinamiche, ben coreografate e soprattutto dolorosamente divertenti

L’idea alla base del film viene sfruttata sapientemente e valorizzata sia dalla macchina da presa che dalla scrittura, quest’ultima ad opera di Lars Jacobson, il quale opera con maestria all’interno dei canoni del genere senza stravolgimenti né rivoluzioni. La presenza di alcuni tipici cliché viene soppiantata dalla piacevolezza dei personaggi e da battute brillanti, che contribuiscono a creare un folle universo sopra le righe il quale però necessita di una forte sospensione dell’incredulità. A tratti la sceneggiatura sfocia nella direzione di alcune soluzioni forzate e deboli in termini di plausibilità, spinta dalla volontà di svilupparsi marcatamente in base alla costruzione di uno contesto ideale per mettere in scena la bizzarra “abilità” del protagonista.

Quest’ultimo non può che risultare irresistibile, anche grazie all’ottima interpretazione di Jack Quaid (di recente apparso in Companion), il quale è calato nel ruolo alla perfezione. Il suo Nate è un tipo introverso e impacciato, che vive la sua singolare condizione come una vera e propria disabilità e che rifugge i legami con le altre persone per timore di non essere accettato. La star di The Boys appare a suo agio interpretando un personaggio stravagante, per certi versi il manichino di un crash test cinematografico, che tuttavia dimostra anche un’evoluzione nei termini dell’accettazione di se stesso tramite la condivisione delle proprie insicurezze. 

Mr. Morfina fa della leggerezza il suo maggior pregio e, in bilico tra un tipico film action anni ‘90 e un cinecomic con i piedi per terra, trova il suo esilarante equilibrio portando una ventata di freschezza piacevole.

In sala dal 27 marzo.

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