Sicuramente fra i maggiori meriti che dobbiamo riconoscere a Kevin Fiege c’è la capacità di avere introdotto nel complesso MCU alcune tra le figure più difficili e mature della leggendaria casa delle idee. Moon Knight nasce nel 1975 per mano di Don Perlin e del mitico sceneggiatore Dc Comics Doug Moench, noto nella storia del fumetto per le centinaia di storie scritte sul cavaliere oscuro Batman. Non è in effetti un caso che uno scrittore con tali pregressi abbia creato un supereroe per la Marvel così affine al pipistrello più amato dai lettori.
Nella storia originale il mercenario Marc Spector, ridotto in fin di vita negli scavi di un tempio egizio, entra in contatto con il divino Khonshu che offrirà lui la salvezza dall’oblio e la possibilità di vendicarsi tramutandolo in un suo oscuro emissario. Marc diventa così Moon Knight, un super eroe di origini egiziane con diverse caratteristiche fisiche e comportamentali affini al cavaliere oscuro di Bob Kane. Per poter nascondere la sua pericolosa identità, Marc genera multiple personalità inducendosi una fuga psicogena che lo rende inconsapevole di chi è realmente fino all’istante in cui il pericolo si manifesta, una copertura perfetta che rende però lo stato psicologico dell’eroe instabile ed al limite costante del collasso.
L’adattamento Disney + (trailer) riesce sorprendentemente a combinare la leggerezza necessaria per un prodotto per famiglie al tono oscuro del fumetto, composto da racconti che si collocano perpetuamente in bilico fra la schizofrenia del mondo dei vivi occidentale e la perturbante emersione di visioni e mostri del mondo dei morti egizio. Il protagonista Oscar Isaac rende magnificamente il suo personaggio, confrontandosi con l’instabilità psicologica dell’umano in contrapposizione con la letale risolutezza dell’oscuro vendicatore.
La nemesi del protagonista interpretata da Ethan Hawke è scintillante, inquietante e di fortissima resa, una presenza magnetica e disturbante che affascina anche nei momenti più cupi. La vera sorpresa è però il rapporto con il costume del supereroe che varia a seconda delle oscillazioni delle sue personalità multiple e che regala ai fan del fumetto una rilettura molto interessante del costume originale, composto nella serie dalle tradizionali bende destinate ai corpi dei nobili egizi mummificati.
Moon Knight, al netto delle prime due puntate, si mostra promettente ed intrigante, con una qualità artistica e tecnica vistosamente sopra la media del prodotto televisivo ed un taglio in grado di rispettare il testo originale adulto senza privarsi però di un pubblico più giovane, aprendo così le porte ai personaggi più oscuri del mondo Marvel.