Sappiamo tutti che questo è un periodo di precario rinnovamento per quanto riguarda il riconoscimento legale e sociale della comunità LGBTQ+. In questo momento di forte controversia, ogni ambito della società si sta interrogando sulla spinta che arriva da queste realtà alla ricerca dei giusti diritti che gli spettano. Di conseguenza, anche il cinema italiano si sta sbilanciado verso nuovi orizzonti e linee narrative. Primo tra tutti il film di Matteo Pilati e Alessandro Guida Maschile singolare (trailer), in uscita su Amazon Prime Video dal 4 Giugno.
È la storia di Antonio (Giancarlo Commare) a guidare le fila della pellicola. Questo, appena terminato il suo lungo matrimonio con il marito Lorenzo (Carlo Calderone), si ritrova travolto dalle difficoltà della vita. Senza casa e senza lavoro, il povero Antonio incontra il suo futuro coinquilino e amico Denis (Eduardo Valdarnini), che insieme al suo altro amico Luca (Gianmarco Saurino) lo guiderà verso un nuovo stile vita dissoluto e libertino. Sarà proprio questo cambio di tendenza a risvegliare in lui sogni e desideri fino a quel momento sopiti. Tutto ciò, però, lo porterà a un bivio, tra il suo passato rassicurante e il suo futuro incerto.
Maschile singolare è la storia delle relazioni d’amore non convenzionali, che va a sondare il terreno di nuove prospettive e punti di vista nel panorama cinematografico italiano. Infatti, con questo film, il mercato ha iniziato finalmente ad ampliare e a dare lustro, sul grande schermo, all’immensa vastità di sfaccettature del concetto primordiale di amore.
Proprio con questa prerogativa il prodotto di Pilati e Guida rappresenta, probabilmente per la prima volta e in modo estremamente chiaro e diretto, una storia romantica a tinte arcobaleno, ma non priva suoi lati oscuri e crepe. In verità, Maschile singolare analizza l’amore sotto un altro, principale ma tante volte sottovalutato, livello: l’amore verso se stessi. Parla dunque dell’indiscutibile libertà identitaria e sessuale di un individuo, che prima di poter affrontare il mondo, deve combattere per la sua vita e accettare la propria esistenza.
“Prima di cercare l’amore devi trovare te stesso, piano piano.” Il protagonista è perso nel suo limbo personale, fatto di dubbi e incertezze, causato da una morbosa dipendenza psicologica e fisica verso l’ex marito. Dopo questa sua devastante delusione, Antonio vuole rigettare le basi del suo Io interiore, il primo passo fondamentale per la riconquista della sua identità e indipendenza. Decide quindi di rivoluzionare radicalmente non solo ciò che lo circonda, ma vuole anche liberarsi in modo definitivo da ogni vincolo e convenzione sociale.
“Fin da piccoli ci dicono che per essere felici bisogna essere in due. È la regola! Poi cresci e ti fai le tue di regole”. Ciò però lo porta nel lato più oscuro e recondito dell’altra faccia della medaglia della vita, la sua totale disillusione. Antonio, quindi, nel tentativo di respirare quella nuova libertà e il profumo del mero desiderio, inizia a perdere progressivamente la sua umanità romantica, cosa che lo conduce inevitabilmente a una conclusione ancora più amara. È solo tramite la sua passione verso la pasticceria e il ricordo che lo lega a vecchi trascorsi familiari che il nostro protagonista guarisce e ricollega, nel proprio percorso di autoriabilitazione e consapevolezza, i piccoli frammenti della sua vita.
Anche se mostra con grande estro la complessità dell’amore, con le sue varie ramificazioni relazionali, Maschile singolare propone inevitabilmente dei personaggi un po’ sopra le righe che portano a enfatizzare, in modo a tratti eccessivo, alcuni aspetti stereotipati dell’omosessualità. Nonostante ciò il film vuole essere, ed è, un monito esemplare e rivoluzionario dell’amore, diversificato e arricchito da tutte le sue sfumature di colore.