Chiunque sia anche minimamente appassionato di cinema ha altissime possibilità di conoscere la New Hollywood. Un incredibile periodo per il cinema statunitense fatto di giovani che lo rinnovarono profondamente, nel bene e nel male. E sono proprio quei giovani che nell’immaginario si sono presi la copertina. C’è, però, una figura spartiacque di questo periodo non solo spianò la strada a questo periodo di estrema effervescenza della cultura cinematografica, ma lanciò anche la maggior parte di quelli che sono i suoi totem: Roger Corman.
A pochi questo nome dirà qualcosa, visto che la maggior parte dei suoi successi derivano dal suo ruolo di produttore, figura professionale di gran lunga meno incensata di quella del regista. Fatto sta che stiamo parlando di un uomo che in carriera (che continua tutt’oggi alla veneranda età di 93 anni) ha prodotto 415 film, soprattutto nell’ambito di quello che una volta era il glorioso cinema di “serie B”. Comincia con pellicole di genere a basso budget, soprattutto exploitation (ovvero, film che proponevano tematiche estranee al circuito primario degli Studios, come sesso e violenza), negli anni ’50, per poi passare all’horror, col quale costruirà la sua reputazione come regista (anche grazie alla storica collaborazione con il divo dell’horror Vincent Price).
Questa sua ricerca di mercati vergini e di profitto partendo da bassi budget portò Corman a lavorare spesso con giovani volenterosi, i primi studenti laureati in cinema e vogliosi di dare una svolta produttiva ed ideologica all’industria. Un numero spropositato di grandissimi talenti imparò a muoversi nell’industria grazie a lui. Ci si limiterà a raccontare solamente 5 di questi talenti, considerando che per gli esclusi (ad esempio Jonathan Demme, Peter Bogdanovich, Monte Hellman, Bruce Dern, Ron Howard, Dennis Hopper, etc…) non basterebbe un libro intero.
Francis Ford Coppola
Cominciamo con uno sconosciuto. Probabilmente, il più importante regista della New Hollywood, quello che più di tutti ha tentato una vera e propria rivoluzione dell’industria nel suo complesso, cercando di mescolare intento artistico e commerciale, riuscendoci a fasi alterne.
Coppola, dopo il diploma alla UCLA, comincia a lavorare per Corman nei primi anni ’60. Con ruoli, però, ben diversi dalla carica di regista con la quale diventerà famoso. Infatti, inizia rimontando un film russo di genere, Battle Beyond The Sun, del quale Corman aveva comprato i diritti per il mercato USA. Coppola rimontò il film e girò delle scene aggiuntive per rendere il film adatto alla distribuzione negli USA. Successivamente, divenne assistente alla regia, ma anche direttore dei dialoghi per The Tower e produttore associato in The Terror.
Fece, addirittura, il fonico in un film diretto da Corman, The Young Racers. Niente di straordinario, se non fosse per il fatto che Coppola accettò il ruolo ben consapevole di non saper fare il fonico! Quando Corman gli chiese, infatti, se conoscesse un buon fonico per le riprese in Europa di un suo film, Coppola si offrì di farlo lui stesso. Subito dopo corse a casa a leggere il manuale di istruzioni degli strumenti di registrazione.
Corman produsse, infine, il suo film d’esordio, Dementia 13. Coppola, avendo avuto notizia che Corman voleva produrre un film con i soldi avanzati da un’altra produzione, scrisse un primo soggetto in una notte e glielo presentò. Corman accettò e quello fu il primo passo da regista di Coppola. Il resto della sua carriera è Storia del cinema.
Jack Nicholson
Ebbene sì, uno dei più grandi attori di tutti i tempi ha iniziato con i film di serie Z prodotti da Roger Corman. Infatti, il suo esordio cinematografico è The Cry Baby Killer del 1958. Da lì, ha iniziato a far parte di numerosi film prodotti o diretti da Corman, soprattutto i film horror gotici che rappresentano la punta di diamante della carriera del regista. Si passa da La Piccola Bottega Degli Orrori, a The Raven e The Terror, dove lavora con mostri sacri come Vincent Price, Peter Lorre e Boris Karloff. Se il risultato artistico di questi film non era eccelso, furono una vera palestra per Nicholson ed uno sprono ad andare avanti come attore.
Infatti, nei primi anni ’60, Jack Nicholson fu tentato di abbandonare la carriera da attore! Esclusi qualche serie televisiva e qualche western, faticava a trovare ruoli importanti. Tanto che tentò anche la strada dello sceneggiatore. Con risultati lisergici! Nel 1967 scrisse insieme a Corman The Trip, primo film in cui si parlava apertamente di LSD.
Poco dopo, film come Easy Rider, Cinque Pezzi Facili e Conoscenza Carnale lanceranno Nicholson nell’Olimpo degli attori hollywoodiani.
Martin Scorsese
Laureatosi alla UCLA in cinema, Scorsese entrò in contatto con Corman quando aveva girato solamente Chi Sta Bussando Alla Mia Porta?, film di diploma all’università. Corman vide il film e volle fargli dirigere Boxcar Bertha, seguito di un film d’exploitation diretto da Corman. L’unico consiglio che Corman diede al giovane regista fu di “fare dei bei primi 30’, perché la gente vuole sapere cosa sta succedendo, e dei buoni 30’ finali, perché la gente vuole sapere come va a finire. Il resto non conta”.
Corman prese sotto la sua ala protettrice Scorsese, che invece la AIP, la casa di produzione con la quale Corman collaborava, voleva cacciare! Infatti, dopo 5 giorni di riprese Scorsese aveva solo materiale su dei treni della stazione dove stavano girando, più adatto ad un documentario che ad un film sulla violenza. Corman lo difese e Scorsese finì il film. In seguito, Scorsese dichiarò che non sarebbe mai stato in grado di girare L’Ultima Tentazione di Cristo in soli 60 giorni senza gli insegnamenti di Corman.
Peter Fonda
Simbolo della Beat Generation, nel 1966 fu protagonista di un film di Corman, I Selvaggi, che narrava di un gruppo di motociclisti che rifiutano di lavorare e vivono al margine della società. Vi ricorda qualcosa? Il film fu rivoluzionario per l’epoca, soprattutto per la crudezza di ciò che mostrava: quanti film possono vantarsi di mostrare un funerale, con la bara avvolta in una bandiera nazista, che sfocia prima in una rissa e poi in un vortice di stupri, eroina e immagini blasfeme?
Dopo la successiva collaborazione con Roger Corman per The Trip, scrisse con Dennis Hopper Easy Rider che per poco non fu prodotto da Corman con la AIP! Infatti, mentre Corman cercava di convincere la AIP a far dirigere il film a Hopper, Jack Nicholson fece un accordo con Fonda: se fosse riuscito a trovare i finanziamenti necessari per girare il film, avrebbe ottenuto la parte dell’avvocato, originariamente destinata a Bruce Dern. Con buona pace di Dern, la Columbia accettò di fare il film e Nicholson ottenne la parte nell’atto di nascita della New Holywood.
James Cameron
Sì, anche il re delle grandi produzioni e degli incassi record ha cominciato la sua carriera con Roger Corman e budget da fame. Tra i vari ruoli che occupò ad inizio carriera, ci fu anche quello di direttore degli effetti speciali in un film di serie Z di fantascienza prodotto da Corman. Interessante come, a distanza di anni, lo stesso Cameron dichiarò che ciò che realizzò con Terminator non fu altro che “prendere tutto ciò che facemmo per Battle beyond the stars e farlo più grande”. Non male, visto che Terminator fu uno spartiacque nell’uso degli effetti speciali al cinema.