Dal 9 al 12 maggio presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma si terrà la 19esima edizione dell’Immaginaria International Film Festival of Lesbians and Other Rebellious Women, nella cornice del colorato quartiere Pigneto.
Il festival Immaginaria viene fondato nel 1993 a Bologna dall’associazione lesbica Visibilia, un gruppo di giovani donne provenienti da vari contesti politici, sociali e universitari unite dalla passione per il cinema. Nel 2010 il festival si sposta in varie città d’Italia, organizzando una serie di eventi cinematografici tra Roma e Milano, per poi riprendere a pieno regime le edizioni del festival nel 2018 nella Capitale.
La missione culturale di Immaginaria e della sua squadra femminile è quella di infrangere il soffitto di cristallo, elevando dall’invisibilità il professionismo femminile audiovisivo, selezionando opere di registe donne e allo stesso tempo scegliendo di portare sullo schermo storie di donne “ribelli”, resistenti, che sfidano i canoni sociali e della rappresentazione eteropatriarcale alla quale siamo abituati sui grandi schermi. Il programma del festival è proprio quello di portare in Italia titoli dimenticati o ignorati dalla distribuzione nostrana, creando negli anni un archivio parallelo di film influenti e fondamentali all’estero come le opere di Barbara Hammer, Cheryl Dunye, Su Friedrich, Carole Roussoupoulos e Cecelia Condit, fautrici di un cinema sperimentale nelle forme e nei temi che hanno avuto poco o nessuno spazio nelle sale italiane.
L’edizione del 2024 prevede un programma ricchissimo composto da più di trenta titoli tra corti, lungometraggi e documentari. Tra questi emergono il film diretto da Céline Sciamma sulla “poeta” Patrizia Cavalli, alla quale l’edizione del festival è dedicata, This is how a child becomes a poet presentato al Mostra del Cinema di Venezia nel 2023, Smoke Sauna Sisterhood, selezione dell’Estonia come Miglior film internazionale agli scorsi Academy Awards ed È pericoloso esporsi, documentario di Marie-Jeanne Tomasi dedicato a Mariasilvia Spolato, attivista per i diritti LGBTQ+ che negli anni Settanta fu la prima donna a fare un coming out pubblico in Italia perdendo il lavoro come insegnante.
Testimonial e madrina dell’edizione è l’attrice lombarda Sara Drago, celebre per la sua interpretazione di Lea Martelli in Call My Agent, la serie Sky sul mondo delle agenzie cinematografiche. A presiedere la giuria lungometraggi sarà Maria Pia Calzone, acclamata attrice partenopea collaboratrice di Özpetek e Muccino e interprete di Imma Savastano in Gomorra, per i documentari invece sarà Domizia De Rosa vicepresidente di Women in Film & Television International, per i cortometraggi Liliana Fiorelli, autrice e attrice, mentre per le colonne sonore Alicia Montorsi Galli, compositrice e direttrice stabile dell’Orchestra dei Castelli.
Non solo cinema, dunque: Immaginaria apre i battenti giovedì 9 maggio con una serata di performance con lo spettacolo musicale della cantautrice Giulia Anania, preceduto dalla presentazione e da una breve performance tratta da Svelarsi di Silvia Gallerano, spettacolo teatrale per sole donne cis, trans e non-binary, una riflessione sui corpi. Dopo l’inaugurazione ufficiale di venerdì 10 maggio, sabato 11 si terrà la presentazione di tre romanzi di Giovanna Foglia. Per la giornata conclusiva di domenica è invece prevista la presentazione del volume Straordinarie progetto di Renata Ferri in presenza della curatrice, della fotografa Ilaria Magliocchetti Lombi e di alcune delle “straordinarie” ritratte nel volume, Djarah Kan, Francesca Cavallo e Maria Grazia Calandrone, seguito più tardi da un dibattito sul femminismo antispecista con la partecipazione di Elisa Di Eusanio, Silvia Molé e Barbara Balsamo.
Il festival Immaginaria è affiliato al coordinamento dei festival italiani di cinema LGBTQ e aderisce all’LGBT+ History Month Italia 2024, contando poi il supporto di realtà fondamentali come la Casa internazionale delle Donne, Mujeres nel Cinema, Mix Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e cultura Queer, Women in Film, Television & Media Italia e Visionarie. Una realtà ben rara in Italia e un baluardo di resistenza da un’industria eteronormativa.