Hellboy, il demone è tornato e ha scatenato l’inferno!

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Hellboy è tornato più forte che mai. Diventato detective del BPRD (Bureau for Paranormal Research and Defense), questo simpatico demone protegge la terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano e, inaspettatamente, è chiamato in missione in Inghilterra per eliminare tre creature giganti che mettono in pericolo il territorio. Quando tutto sembra andare per il meglio, si scopre che nella terra londinese dovrà vedersela con la potentissima Numue, la Regina di Sangue, un’antica strega resuscitata dal passato e desiderosa di vendetta. Il compito di Hellboy sarà proprio quello di fermare Nimue con tutte le sue forze, provocando uno scontro epico per scongiurare la fine del mondo.

Girato tra Regno Unito e Bulgaria, le riprese hanno avuto inizio a partire da settembre 2017 e si sono concluse tre mesi dopo. La pellicola verrà distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi il 12 aprile e in quelle italiane da M2 Pictures a partire dall’11 aprile 2019.

Dopo quindici anni dal primo lungometraggio, tratto dall’omonimo fumetto di Mike Mignola, l’attore David Harbour (noto per essere stato lo sceriffo di Stranger Things), stavolta veste i panni del supereroe Hellboy. Diretto da Neil Marshall (The Descent) e sceneggiato da Andrew Cosby con la supervisione di Mignola, la pellicola può definirsi decisamente dark, con tanto sangue e piena di humor. I produttori, Lawrence Gordon e Lloyd Levin, hanno infatti colto l’opportunità di spingere il progetto verso una direzione più matura ed esplicita rispetto ai capitoli precedenti, rivolgendosi di conseguenza verso un pubblico relativamente più adulto.

Nelle storie di Mignola emerge un forte senso del passato; insieme alle foreste e ad altri contesti in cui sono ambientate originariamente le storie del fumetto, la narrazione si svolge in un’età contemporanea, in una Londra del presente. Un ottimo esempio di miscela non solo tra i generi, ma anche di epoche: nel mondo di Hellboy, ad esempio, si fa riferimento al buio periodo nazista, per poi ritornare all’attualità della vicenda.

Dopotutto, Hellboy non fa paura. È un ragazzone grande e grosso dal cuore d’oro e con un forte senso dell’umorismo. Il demone è stato fedelmente adattato al grande schermo e la regia, delicata e scorrevole, non riporta alcun tipo di disattenzione. Nelle due ore di film i colpi di scena sono spesso prevedibili anche se l’arco narrativo della vicenda non è per nulla forzato. Gli effetti speciali funzionano e non tradiscono errori di alcun tipo. Questo è un film che funzionerà con successo all’interno di un sistema produttivo come quello corrente, rivolto al pubblico di tutto il mondo e di tutte le età. Con molta probabilità, c’è da aspettarsi un sequel

La sensazione quando si guarda un film di questo calibro è quella di vivere in un videogioco, un’altalena esplosiva di emozioni, un grande viaggio di scoperta che tiene lo spettatore inchiodato alla poltrona. È un film divertente, elettrizzante ed il dinamismo è di casa. Un horror-action-fantasy che segnerà la storia del genere. Hellboy ci è riuscito: ha scatenato l’inferno.

di Marco Chiaretti

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