Immaginiamo la storia della serialità televisiva come una immensa distesa d’acqua costellata di isole. Ogni isola è una serie diversa: alcune sono piccole e non le conoscono in molti, ma per i pochi rari visitatori sembrano essere un pezzo di paradiso; altre sono gigantesche e tutti ci sono stati almeno una volta; altre ancora sono il posto in cui ci si va a rifugiare quando si è tristi e sconsolati.Twin Peaks, in questo crogiolo di varietà, è l’arcipelago più splendente e misterioso di tutti.
Per raggiungere l’isola della terza stagione però era prima necessario costruire un ponte: troppi gli anni e le questioni irrisolte tra la fine delle prime due stagioni e l’inizio dell’ultima, troppi i misteri che dovevano essere svelati prima di ritornare in quegli ambienti mozzafiato. Solo colui che meglio conosce le due isole poteva fare da architetto per questo ponte: David Lynch.
Ma come esistono isole di vario tipo, esistono vari tipi di ponte. Lynch poteva costruire un ponte tibetano poco stabile e lasciarci oscillare nel vuoto, oppure un ponte marmoreo monumentale che ci rassicurasse durante il percorso così lungo e tortuoso. Nulla di tutto ciò: Fuoco cammina con me (trailer) è un tunnel sottomarino trasparente che permette di osservare le acque profonde dove nuotano i pesci più puri e astratti – per usare le parole del suo ideatore.
A un anno dal termine della seconda altalenante stagione della serie firmata dalla coppia Lynch-Frost, arriva il film prequel che ci racconta gli ultimi giorni di vita di Laura Palmer (Sheryl Lee). In una miscela di eventi cupi e grotteschi, tra droga, prostituzione minorile e un’investigazione della FBI, ritroviamo vecchi amici e impariamo a conoscere nuovi tasselli del puzzle. I compagni di classe della vittima si comportano come personaggi di una scadente soap opera anni ’80; il Nano (Michael J. Anderson), BOB (Frank Silva) e gli altri abitanti della Loggia nera ci riaccolgono con il loro indistinguibile ermetismo; Laura, la liceale più iconica degli anni ’90, si mostra finalmente per quello che è. Siamo ufficialmente tornati nella piccola cittadina americana sperduta tra le montagne che abbiamo imparato ad amare.
Le novità portate nel mondo narrativo di Twin Peaks da Fuoco cammina con me sono molteplici, dall’introduzione della rosa azzurra fino a personaggi come Phillip Jeffries, qui interpretato da David Bowie che tornerà nella serie sotto forma di gigantesca teiera. Nonostante Lynch rinunci al lato più comico della storia e dei personaggi a favore di una narrazione drammatica per raccontarci la storia di un abuso, il grottesco non viene trascurato. Il Nano che dice di essere un braccio e si nutre di garmonbozia, reificazione di dolore e sofferenza; Leland Palmer (Ray Wise) che fluttua nella loggia nera al fianco di BOB: l’assurdo cinematografico è probabilmente al suo apice quando passa nelle mani del regista più folle del Montana.
Creando Twin Peaks David Lynch ha fondato una vera e propria religione cinefila, i cui personaggi e le frasi culto sono impresse indelebilmente nelle memorie di chi è rimasto naufrago nella sua isola. Fuoco cammina con me è stato il passaggio perfetto per arrivare preparati alla serie del 2017. Ma attenzione: anche in questo tunnel i gufi non sono quello che sembrano.