“Non temere vai, scorre la vita sognando sai! Nelle favole di New York City…”
Così recita la canzone iniziale di Oliver & Company (qui il trailer), lungometraggio targato Disney del 1988 per la regia di George Scribner. Il film è ispirato al famoso romanzo di Dickens, Le avventure di Oliver Twist. Il protagonista però non è un orfanello inglese, bensì un gattino e a fargli da sfondo non è la Londra dell’800, ma la caotica New York degli anni ’80.
La storia inizia in una strada di Manhattan, davanti a un negozio di animali dove è stato messo uno scatolone pieno di gattini in cerca di qualcuno che li adotti. Oliver è l’unico a rimanere in quella scatola e sconsolato inizia il suo vagabondaggio per le vie della Grande Mela. L’incontro con Dodger, un fox terrier randagio che ricorda il Jack Dawkins dickensiano, lo porterà a unirsi a un gruppo di cani randagi che vivono insieme a Fagin, un senzatetto che, nonostante la sua situazione, adotta di buon cuore Oliver. Fagin è indebitato con il pericoloso gangster Sykes ed è costretto a vivere ai limiti della legalità, per questo motivo manda i suoi cani a fare piccoli furti in giro per la città.
In Oliver & Company si iniziano a vedere i primi frutti del uso della CGI (Computer Generated Imagery), che darà un tocco moderno ai cartoon, soprattutto alla staticità tipica dei fondali della prima Disney. L’animazione è molto curata, ricca di dettagli e dal disegno ben caratterizzato. Il film in se è complessivamente timido, ma getta le basi per i grandi classici che lo seguiranno. Una pellicola dai toni gioiosi, alternati a momenti cupi che bilanciano la leggerezza data dalla scelta di colori sgargianti.
La colonna sonora di Oliver & Company non ha nulla da invidiare agli altri classici Disney, con il suo tocco nostalgico e ritmato. La canzone iniziale Once Upon a Time in New York City (Le favole di New York City) apre il film con un tocco fiabesco alla Disney, trasformando la città in un luogo magico. Why Should I Worry? (Io ci so fare) ci trasporta poi nel mondo pop rock degli anni ’80. Rimane un po’ sotto tono la canzone Good Company (Per sempre io e te), un po’ sdolcinata rispetto all’atmosfera generale del film: del resto, non tutte le canzoni Disney possono essere dei grandi successi.
Oliver & Company non è considerato tra i film di punta della collezione Disney. Forse è anche troppo sottovalutato, soprattutto se contestualizzato nell’orbita degli altri film usciti in quegli anni, ad esempio Basil, l’investigatopo (1986), nettamente inferiore soprattutto dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi.
In definitiva, possiamo considerare Oliver & Company di passaggio per la Disney, dall’era dei suoi grandi classici più datati a quella “moderna”. Infatti, dopo questo film, la Disney inizierà il suo periodo più splendente dal punto di vista filmografico ed economico, iniziando a far uscire annualmente i suoi lungometraggi.