È il 1989 quando nei cuori dei bambini entra a far parte una nuova principessa Disney: la sirenetta Ariel. Hans Christian Andersen aveva scritto una fiaba nel lontano 1837 e la Walt Disney Feature Animation 152 anni dopo decide di trarne un lungometraggio, con la direzione di Ron Clements e John Musker, dal titolo La sirenetta (qui il trailer). Questa volta a far da sfondo alla fabula è il mondo – incantato – degli abissi: il meraviglioso oceano blu è sempre stata una dimensione magica dalla quale attingere per creare meravigliose storie e racconti di tutti i tipi, oscillando fra stati di pace e tranquillità e pericolo e adrenalina, tutte emozioni che solo il profondo mare può trasmettere.
Ariel è una giovane principessa sirena figlia di Tritone, Re di Atlantica. La curiosa sirenetta – che difficilmente riesce a rispettare le ferree regole del padre – ha un debole per il mondo degli umani. Non ha paura di trasgredire, nonostante Re Tritone insieme al granchio Sebastian, suo consigliere, le abbiano più volte ripetuto quanto siano severamente proibiti i contatti fra creature marine e umani. Una notte Arial, risalita sulla superficie, si imbatte in una nave. Sbirciando all’interno, intravede il principe Eric, del quale si innamora a prima vista. Subito dopo una tempesta riduce in pezzi la nave, ed Ariel si catapulta in soccorso di Eric per salvarlo dall’annegamento. Sulla riva della spiaggia, un Eric ancora scosso, intravede il viso della dolce Ariel mentre canta una melodia. La sirena fugge poco dopo lasciando il principe con il desiderio di sapere il suo nome.
Ariel è innamorata ed immagina la sua vita accanto al principe. Decide così di farsi aiutare da Ursula, strega del mare. Ursula, che vuole la distruzione di Tritone, fa firmare un contratto ad Ariel dove in cambio di due paia di gambe, la sirena deve donarle la sua voce. Se una volta sulla terra Ariel non riuscirà a farsi dare il bacio del vero amore da Eric entro tre giorni, lei diventerà di sua proprietà. Insieme a Sebastian, Ariel viene accolta sulla terra ferma ed incontra il principe Eric. Seppur impossibilitata nella parola, i due riescono a trascorrere del tempo insieme. Ma appena l’amore spalanca le sue porte, Ursula per impedirlo si trasforma in una bella giovane di nome Vanessa, stregando il principe affinché dimentichi la sirena di cui è realmente innamorato…
La sirenetta è una di quelle favole dove l’amore vince su tutto. L’amore è il meccanismo del mondo e della vita. È il leitmotiv attorno al quale ruotano tutti i fili conduttori narrativi della storia, in un intreccio di dinamiche incalzanti. La prova schiacciante di questo eterno sentimento è la chimica di Ariel ed Eric, nonostante il mutismo di lei, a dimostrazione che l’amore va al di là di qualsiasi handicap o difficoltà. Ne La sirenetta l’amore viene mostrato in tutte le sue angolazioni, forme e sfaccettature. L’amore di Re Tritone che alla fine accetta il matrimonio di Ariel con un umano, seppur vada contro i suoi più solidi principi. L’amore di Ariel nei confronti di Eric che conduce la stessa a ignorare i pericoli pur di stare con il suo amato. E infine l’amore che muove l’amicizia fra Flounder ed Ariel: il pesce la segue ovunque come un fedele amico.
Un altro tema ricorrente e più volte sottolineato è quello della libertà. Quando Ursula sottrae ad Ariel la voce la priva di qualcosa: della libertà di espressione. La privazione della libertà per ottenere qualcos’altro è per di più un tema molto diffuso nel mondo reale. L’accesso alla vita umana e l’integrazione nella società comportano sempre dei sacrifici, che qui vengono rappresentati dalla strega del mare.
Questo è anche un racconto in cui la protagonista si può considerare una principessa-eroina. A differenza di altre principesse Disney come Cenerentola, Biancaneve o l’Aurora de La bella addormentata, che vengono salvate dai rispettivi principi, qui è Ariel a combattere in prima persona, salvando il suo amato Eric. Ci sono due particolari occasioni in cui si può vedere Ariel come la coraggiosa eroina della storia. La prima è quando salva Eric dalla tempesta portandolo a riva. La seconda è quando, ancora una volta, lo salva dall’ipnosi di Ursula evitando una catastrofe. È sempre lei a prendere in mano la situazione e a lottare per il suo vero grande amore. Ariel è forte, sicura e intrepida.
La sirenetta è quindi il simbolo della forza che muove una donna quando ama e quando vuole raggiungere un obiettivo. E questo sottotesto è evidente sin dall’esordio, quando Ariel canta “Del tuo mondo parte farò. Quando accadrà? No non lo so. Guarda e vedrai che il sogno mio si avvererà.” Ariel è la principessa fuori dagli schemi in cui la maggior parte delle bambine si sono rispecchiate. E che molte vorrebbero essere.