Kurosawa torna ad affrontare il tema degli alieni in chiave filosofica e intellettuale nel suo ultimo film Before We Vanish di cui abbiamo scritto in occasione della sua uscita al Festival di Cannes a maggio del 2017.
Yocho è uno spin off televisivo di Before We Vanish. L’opera viene proposta al Festival di Berlino nella sua forma integrale di 140 minuti ed è destinata al mercato televisivo come miniserie di 5 puntate della durata di 28 minuti ciascuna. Per la sceneggiatura Kurosawa ha lavorato con Takahashi Hiroshi – già autore degli adattamenti televisivi della saga horror The Ring – e si è avvalso per il cast di volti noti al giovane pubblico giapponese per la loro partecipazione a successi commerciali di live action tratti da fortunati manga come Parasyte e Death Note. In realtà presentato così, Yocho potrebbe sembrare un prodotto per un target molto giovane, ma tutti questi elementi sono serviti a Kurosawa solo per mantenere una forte soglia di interesse per il suo film del 2017, il risultato finale di Yocho si distanzia visibilmente dal prodotto medio giapponese per il pubblico giovane e affronta tematiche esistenziali, filosofiche e psicologiche molto diverse da quelle abituali per la tv giapponese.
Yocho ricalca le tesi filosofiche e linguistiche del film raccontando dal punto di vista di nuovi personaggi molti elementi chiave già trattati al cinema. Agli effetti speciali o alle scene di azione Kurosawa preferisce contrasti psicologici interiori, somatizzazioni di sensi di colpa e dilemmi esistenziali trasformati in dialoghi filosofici e fantasmagorici fra umani ed alieni. Nonostante il potenziale sarà molto difficile vedere in Italia Yocho ma potrebbe servire a mantenere alta la curiosità del pubblico giovane verso la fantascienza psicologica e filosofico-linguistica del progetto di Kurosawa che promette di essere tutt’altro che concluso.
di Danele Clementi