Quest’anno è sbarcato alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, Alessandro Scippa con il suo film d’esordio come regista: Arianna (2012). Girato sull’isola di Procida in soli quattordici giorni e con un budget limitatissimo Arianna è un film che tratta il tema dell’abbandono di una donna e lo fa attraverso una regia che è anche ricerca. Ricerca di particolari, dettagli e volti per scavare nel profondo dei personaggi, nel loro intimo. Il film nasce da una definizione che è “piantata in asso”, questa definizione per me è stata una suggestione… Suggestione. Questa, la parola chiave che accompagna lo spettatore lungo tutto il film, alla ricerca anch’esso di ciò che non si può filmare: la potenza dei sentimenti. Quello che mi interessava in questo piccolo film che ho fatto è come rappresentare l’alienazione e la lacerazione che vive una donna nel momento in cui viene abbandonata. Sono sentimenti di per sè infilmabili. […] Quello che ho cercato di fare è di raccontare un sentimento, in questo caso quello dell’abbandono, lavorando con le immagini e con i suoni.
Immagini e suoni risultano fondamentali nell’approccio ad una quotidianità in cui la noia, ma anche la libertà, sono elementi dai quali partire per ritrovare la verità dei sentimenti. Allo spettatore non resta che seguire il filo di Arianna. Un filo che lo porterà lontano.
Pesaro Film Festival: intervista a Alessandro Scippa from DassCinemag Video