Roy Andersson è una delle figure più interessanti dell’universo audiovisivo contemporaneo svedese, i suoi film sono meravigliose antologie di quadri che evocano l’universo pittorico di Edward Hopper e la comicità colta e postmoderna di Buster Keaton. In About Endlessness (trailer) Andersson si interroga sull’infinito, sulla felicità e la sofferenza dell’esistenza umana. Per focalizzare sul valore della felicità deve però mostrarne il lato più oscuro e per comprendere il valore del dono della vita il regista decide di descriverne e deriderne la banalità, la noia e la ripetitività a cui spesso ci obblighiamo.
Il regista mostra personaggi che sembrano incapaci di potersi godere la gioia solo con lo scopo di evitarne sensi di colpa di marcato stampo cattolico. Un prete in crisi di identità, un dentista frustrato dall’idea di provocare dolore ai suoi pazienti o un uomo di mezza età e di ceto medio che comincia a invidiare la vita dei suoi conoscenti invece di godersi quella che gli rimane. Sono storie del quotidiano esistenziale occidentale, vignette su noi stessi e pertanto irresistibili. Con il cinema di Andersson ci specchiamo davanti lo schermo cinematografico e ridiamo della nostra stessa immagine distorta senza neppure renderci conto che è di noi tutti che sta parlando.
About Endlessness ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia alla 76esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.