7 donne e un mistero (trailer), al cinema dal 25 dicembre, è diretto da Alessandro Genovesi e tratto dalla piece teatrale Huit femmes di Robert Thomas. Negli anni ‘30, all’interno di un appariscente palazzo, le donne della casa danno il via ai preparativi per la cena di Natale. É una mattina come tante quando si accorgono che l’unico uomo di casa, Marcello, è morto a causa di un coltello conficcato nella schiena. Una bufera di neve le costringerà a rimanere bloccate in casa e, non potendo contattare la polizia a causa del telefono inutilizzabile, tenteranno di scoprire chi sia, la donna che, tra di loro, si è macchiata di questo delitto. Le indiziate sono: la moglie stanca (Margherita Buy), le misteriose figlie (Benedetta Porcaroli e Diana Del Bufalo), la provocante domestica (Luisa Ranieri) la suocera tirchia (Ornella Vanoni), l’intrigante fiamma del passato (Micaela Ramazzotti) e la nuora zitella (Sabrina Impacciatore). Chi si rivelerà essere la più furba tra di loro?
L’ambientazione è resa in maniera convincente dai costumi, dalle acconciature e dalla messa in scena. Quello che manca è una coerenza che poteva essere apportata anche nella terminologia utilizzata, nei discorsi, evitando di inserire tutta una serie di rimandi che hanno senso solo nel nostro periodo storico. Probabilmente l’intento non era quello di presentare un prodotto strettamente fedele al periodo trattato, però, l’effetto finale è che questi accenni agli anni ’30 rimangano fini a se stessi.
L’idea di un cast interamente al femminile invece è molto interessante, considerato soprattutto che stiamo parlando di attrici che riscuotono un certo successo nel panorama del cinema italiano. É inevitabile, però, che le performance di alcune spicchino nettamente su quelle di altre, effetto accentuato anche da una caratterizzazione poco convincente di quasi tutti i personaggi. Man mano che vengono svelati i loro misteri sembrano allontanarsi sempre di più gli obiettivi, i conflitti che dovrebbero spingere queste donne ad agire, quell’urgenza che spesso e volentieri è proprio la fiamma che accende la comicità.
L’identità delle donne in questione si compone sulla figura di Marcello e, di conseguenza, le loro vite sembrano ruotare intorno allo stesso perno: l’unico uomo della storia. Una figura che si vede pochissimo nel film, ma che è costantemente presente all’interno dei discorsi, dei desideri delle donne, ed è il fulcro delle continue lotte che scatenano tra di loro. Dunque, risulta poco credibile il breve finale alla girl power, in cui le stesse donne affermano quanto sia inutile farsi la guerra e quanto sia invece necessario aiutarsi a vicenda.
7 donne e un mistero, nonostante alcuni sprazzi di leggera originalità di cui si fa portatore (il cast al femminile e l’ambientazione), non convince. Risulta una commedia con tinte noir che non sa completamente intrattenere, che prova, purtroppo ingenuamente, a divertire il pubblico, ma che alla fine arranca, non riuscendo a coinvolgere ed appassionare.